Un’analisi allarmante del Pesticide action network Europe ha rivelato la presenza di Tfa, derivato dei Pfas, in moltissimi alimenti.
Prodotti alimentari scontati del 50 per cento, non più vendibili nelle grandi catene, ma ancora in buone condizioni. È la ricetta contro lo spreco di Wefood.
C’era la fila davanti al primo supermercato che vende prodotti destinati alla spazzatura. Wefood è stato inaugurato a Copenaghen direttamente dalla principessa Mary e sarà gestito dai volontari dell’associazione Folkekirkens Nødhjælp.
Un progetto pensato per ridurre lo spreco alimentare di merce ancora commestibile secondo i criteri sanitari, ma che spesso viene buttata per piccoli difetti nel packaging perché appena scaduta o invenduta. I prodotti sono venduti con sconti che vanno dal 30 al 50 per cento. “Wefood è senz’altro il primo supermercato di questo tipo in Danimarca, ma pensiamo che sia anche il primo nel mondo”, spiega l’associazione. “La nostra iniziativa non è pensata soltanto per i clienti con i redditi più bassi. Al contrario, è nata per chi è preoccupato dalla quantità di rifiuti alimentari prodotti in questo Paese”.
Ogni anno infatti sono 1,3 miliardi le tonnellate di cibo gettato a fronte di quasi 800 milioni di persone che soffrono la fame. Secondo il Barilla center food and nutrition, nel nostro Paese ogni anno finiscono tra i rifiuti dai 10 ai 20 milioni di tonnellate di prodotti alimentari, per un valore di circa 37 miliardi di euro. Un costo di 450 euro all’anno per famiglia. Cibo che basterebbe a sfamare, stando alle stime della Coldiretti, circa 44 milioni di persone.
Un’iniziativa che fa il paio con la scelta francese di multare i supermercati, con multe fino a 75mila euro, che sprecheranno o getteranno cibo ancora in buone condizioni. Anche in Italia qualcosa si sta muovendo e molte sono le startup che nascono per ridurre gli sprechi di cibo. Come Last Minute Sotto Casa, un’app gratuita che mette in collegamento negozianti e consumatori e permette loro di mettere in vendita a prezzi ribassati merce fresca, che rischia di finire invenduta. “Vuoi mettere la comodità di avere un megafono digitale con cui dire a tutti i clienti della zona ‘A 100 metri da voi, ci sono ricotta e sugo freschi in offerti’?”, spiega Francesco Ardito, fondatore della startup a LifeGate. “Il nostro strumento aiuta la cittadinanza, aiuta loro, e in più già che si è lì si compra sempre qualcos’altro”.
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