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In occasione del Global strike for future, lo sciopero degli studenti per il clima, nel quartiere di San Lorenzo a Roma l’artista Matteo Brogi ha realizzato un murales ecologico con la pittura Airlite.
Un murales completamente ecologico a Roma per il Global strike for future, il grande sciopero mondiale per il clima che si è tenuto venerdì 15 marzo in tutto il mondo per iniziativa del movimento Fridays for future contro i cambiamenti climatici, ispirato alla giovane attivista svedese Greta Thunberg. L’opera va a impreziosire le strade di San Lorenzo, quartiere allo stesso popolare e trendy della capitale, e più precisamente l’incrocio tra via dei Sabelli e via dei Sardi.
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È stata realizzata dall’urban artist romano Matteo Brogi, da anni attivo nel movimento artistico e culturale underground della capitale, e dipinta interamente con Airlite, la pittura 100 per cento naturale che purifica l’aria e riduce l’inquinamento, proprio come il murales Hunting pollution di Iena Cruz che già da qualche mese campeggia nel quartiere Ostiense della stessa città.
“Penso che la street art e l’impegno per il clima lotta abbiano molti punti in comune – spiega Brogi –. Entrambe le azioni, infatti, nascono come risposta ad una situazione di malessere e ingiustizia. La street art da sempre ha voluto far riflettere su tematiche sociali, politiche e ambientali, lottando contro la cementificazione delle città, oltre che contro le disuguaglianze sociali e l’inadeguatezza di chi governa paesi e nazioni”.
We need to cut carbon emissions in half, and that’s going to take everyone. Join Youth Climate Strike on March 15 to make your voice heard! Learn more: https://t.co/vZs8HrHagK pic.twitter.com/RWVNgQ5Tgp
— Ben & Jerry’s (@benandjerrys) 13 marzo 2019
L’opera di Brogi è ispirata alla campagna globale sulla giustizia ambientale di Ben & Jerry’s, il marchio americano produttore di gelati con i pezzettoni, non nuovo a campagne sui cambiamenti climatici e il commercio equo e solidale, e rappresenta l’immagine di un orso polare che afferra un cono gelato a forma di mondo che si scioglie a causa del riscaldamento globale. Come racconta l’autore infatti, “nella mia produzione artistica sono solito utilizzare animali antropomorfi per rappresentare le emozioni e le abitudini dell’uomo, l’animale che più ha influenzato e plasmato la natura. Da ‘animale cittadino’ mi rendo conto che dovremmo lasciare più spazio alla natura e rivedere le nostre abitudini in maniera radicale”.
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L’iniziativa è dunque volta a contribuire al miglioramento della qualità dell’aria di Roma (la pittura Airlite infatti è in grado di trasformare le pareti di case, uffici e scuole in depuratori d’aria naturali alimentati con l’energia solare) e, al contempo, ad innescare un cambiamento di pensiero all’interno dell’opinione pubblica, nel tentativo di incoraggiare delle azioni concrete in difesa del clima e di arrestare il degrado ambientale.
Proprio come fatto il 15 marzo dalle ragazze e dai ragazzi che sono scesi in piazza: “Credo che la mobilitazione dal basso sia una delle forme di protesta più efficaci – conclude Brogi –. Basta vedere il movimento globale nato dalla determinazione di Greta Thunberg o, per guardare all’Italia, esempi come Non una di meno. Io per esempio ho partecipato personalmente a molte iniziative volute dai cittadini che avevano voglia di rendere migliore il loro quartiere. Un esempio che mi viene in mente è quello del collettivo La talpa di casal Bernocchi (un quartiere della periferia romana) che da anni promuove attività di riqualificazione grazie a commissioni di opere murarie autofinanziate e tante altre attività culturali”. Prossimo sciopero mondiale per il futuro: 24 maggio.
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