Piogge e inondazioni uccidono 270 persone in Asia meridionale

Il bilancio, ancora provvisorio, del monsone che sta colpendo l’Asia è di 270 morti. Gravissimi anche i danni materiali.

È pesantissimo il bilancio in termini di vite umane perse a causa del monsone che si è abbattuto su quattro nazioni in Asia meridionale: India, Bangladesh, Pakistan e Nepal. Secondo quanto riferito dalla stampa internazionale – che cita i dati diffusi dalle autorità locali – il numero di morti è di almeno 270.

In India, in particolare, le vittime sono circa un centinaio. Le piogge torrenziali hanno provocato gravi inondazioni, che hanno colpito differenti aree nel nord del paese. Sono soprattutto gli stati del Bihar e di Assam ad aver patito le conseguenze peggiori: in alcuni casi la furia dell’acqua ha provocato anche il crollo di edifici.

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Gravi inondazioni stanno colpendo il Nepal, il Pakistan, il Bangladesh e parte dell’India © Prakash Mathema/Afp/Getty Images

4,5 milioni di persone costrette a fuggire in Asia meridionale

L’agenzia Afp riferisce che 4,5 milioni di indiani hanno dovuto abbandonare le loro terre. In alcune aree la popolazione lamenta anche la mancanza di cibo: quello garantito dai soccorsi non sarebbe sufficiente, soprattutto per sfamare i bambini. “Tutto è sommerso dall’acqua da quindici giorni ormai. I danni materiali sono giganteschi, tutto è stato distrutto, compreso il bestiame”, ha raccontato un abitante dello stato di Assam.

Il governo ha inviato sul posto l’esercito per sostenere la popolazione, mentre le guardie forestali si stanno occupando di aiutare gli animali in pericolo nel parco naturale di Kaziranga.

In Bangladesh, circa un terzo del territorio risulta inondato. L’ultimo bilancio delle autorità, che risale a mercoledì, parla di 59 morti, di cui dieci nel gigantesco campo abitato dai profughi di etnia rohingya. C’è chi ha parlato anche di bambini trascinati via dall’acqua mentre tentavano di attraversare zone sommerse.

Le previsioni indicano che il monsone non si placherà

In Nepal, il monsone e le inondazioni conseguenti hanno ucciso almeno 83 persone. Le famiglie costrette a fuggire sono invece circa 17mila. Un portavoce del ministero degli Interni ha tuttavia spiegato che le acque cominciano a ritirarsi e qualcuno tra gli sfollati sta cominciando a tornare a casa. In Pakistan, infine, sono 30 i morti, di cui sette della stessa famiglia, colpita da crollo del tetto della loro casa nei pressi della città di Lahore.

Le previsioni meteorologiche, inoltre, indicano che le piogge continueranno ancora, soprattutto in alcune aree dell’Asia del sud.

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