Germania. Il 35% dell’elettricità viene da rinnovabili

Cresce, seppur di poco, la quota di produzione di elettricità da fonti rinnovabili nel mix energetico tedesco. Ma per l’Energiewende c’è ancora da lavorare.

I primi sei mesi del 2017 hanno fatto registrare un leggero aumento della quota di elettricità prodotta da fonti rinnovabili in Germania. Quota che fa fermare l’ago della bilancia al 35 per cento nel mix energetico, con un incremento del 2,4 per cento rispetto all’anno precedente.

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Angela Merkel all’inaugurazione di una nuovo impianto. © Sean Gallup/Getty Images

Lo fa sapere la Federazione tedesca delle energie rinnovabili (Bee), nel nuovo rapporto riferito al primo semestre del 2017. Un leggero incremento, lo definisce la Federazione, sottolineando in una nota ufficiale che: “soltanto con un impegno maggiore per la diffusione di fonti energetiche rinnovabili per l’energia elettrica, per il riscaldamento e il trasporto, saremo in grado di soddisfare gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, e raggiungere i target richiesti dall’Ue”, ha detto Harald Uphoff,  amministratore delegato della Federazione tedesca delle energie rinnovabili . “La protezione del clima e lo sviluppo economico non devono più essere considerati come reciprocamente esclusivi”.

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La produzione lorda di energia suddivisa per fonti energetiche. Foto via Clean Energy Wire

Elettricità da rinnovabili, tutti i numeri della Germania

Secondo i dati forniti dalla Federazione, le fonti rinnovabili in Germania hanno generato il 15,1 per cento dell’energia complessiva, crescendo seppur di poco rispetto allo stesso periodo del 2016 (14,8 per cento). Cala invece la percentuale nel settore dei trasporti, dove la fetta di rinnovabili scende al 5,1 per cento rispetto al 5,5 per cento del 2016. Per quanto concerne il riscaldamento, le fonti a basso impatto si attestano invece al 13,6 per cento, rispetto al 13,3 per cento dell’anno precedente.

Che cos’è l’Energiewende

È la transizione energetica tedesca, ovvero un graduale passaggio ad un’economia a basse emissioni di carbonio. Si tratta nello specifico di un pacchetto di misure che include l’abbandono del nucleare entro il 2022, con un taglio delle emissioni del 40 per cento rispetto ai livelli del 1990 entro il 2020. Ad oggi la fonte che pesa di più nel mix energetico tedesco è certamente l’eolico, seguito dal fotovoltaico. Nel 2016 l’energia elettrica prodotta da fonti ha toccato in alcuni frangenti, il record dell’85 per cento. Quota che si avvicina a quell’80 per cento di consumo lordo entro il 2050.

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