Petrolio in mare. La classifica degli incidenti petroliferi

Torrey canyon, Exxon Valdez, Amoco Cadiz, Haven, Erika, Prestige… sono questi alcuni dei nomi della “flotta nera”, le petroliere che nell’ultimo trentennio, con i loro disastrosi naufragi, hanno creato un nuovo tipo di catastrofe, questa volta assolutamente artificiale: la marea nera. Coste imbrattate da onde marroni sollevate a fatica da un cupo mare calmo; uccelli

Torrey canyon, Exxon Valdez, Amoco Cadiz, Haven, Erika, Prestige… sono questi alcuni dei nomi della “flotta nera”, le petroliere che nell’ultimo trentennio, con i loro disastrosi naufragi, hanno creato un nuovo tipo di catastrofe, questa volta assolutamente artificiale: la marea nera.

Coste imbrattate da onde marroni sollevate a fatica da un cupo mare calmo; uccelli marini irriconoscibili divenuti patetici pupazzi avvolti da una sorta di scura melassa; volontari dalle tute colorate impegnati a tentare di arginare l’avanzata delle chiazze oleose o intenti a spalare le spiagge ormai lorde; pescatori e gente del posto dallo sguardo sgomento di fronte ad una tragedia annunciata ma sempre pensata per altri.

Le immagini di uccelli marini avvolti dal petrolio sono impresse nella memoria di tutti noi.
Le immagini di uccelli marini avvolti dal petrolio sono impresse nella memoria di tutti noi.

Queste le immagini che ci trasmettono, quando accade un disastro petrolifero, tutti i mass-media. Danni e drammi ambientali, economici, di lavoro. Eventi che cambiano un paesaggio spesso splendido, stravolgendone le forme, i suoni, gli odori, addirittura i colori. Eventi che influenzano la salute di chi vive in quei luoghi ma con conseguenze anche nel futuro e su aree più ampie di quelle direttamente colpite dalla marea nera.

E proprio sull’acqua il petrolio si espande come un sottilissimo velo venefico, che avvolge il mare come una pellicola che riduce e spesso impedisce del tutto ogni scambio con l’atmosfera. In questo modo una tonnellata di greggio può ricoprire 12 chilometri quadrati di superficie liquida. E per rendere biologicamente inutilizzabile un milione di litri d’acqua può bastare un solo litro di “oro nero”.

I 10 peggiori disastri petroliferi della storia, in ordine: Guerra del Golfo, Golfo Persico, 1991 Deepwater Horizon, Golfo del Messico, 2010 Ixtoc I, Baia di Campeche, Golfo del Messico, 1979-1980  Nowruz, Golfo Persico, 1983 Atlantic Empress - Aegean Captain, Trinidad e Tobago, 1979 Valle di Fergana, Uzbekistan, 1992 ABT Summer, Angola, 1991 Castillo de Beliver, Baia di Saldanha, Sudafrica, 1983 Amoco Cadiz, Francia, 1978 Amoco Haven, Genova, Italia, 1991
I 10 peggiori disastri petroliferi della storia, in ordine:
Guerra del Golfo, Golfo Persico, 1991
Deepwater Horizon, Golfo del Messico, 2010
Ixtoc I, Baia di Campeche, Golfo del Messico, 1979-1980
Nowruz, Golfo Persico, 1983
Atlantic Empress – Aegean Captain, Trinidad e Tobago, 1979
Valle di Fergana, Uzbekistan, 1992
ABT Summer, Angola, 1991
Castillo de Beliver, Baia di Saldanha, Sudafrica, 1983
Amoco Cadiz, Francia, 1978
Amoco Haven, Genova, Italia, 1991

Disastri ambientali causati dal petrolio

Alla luce di questi dati, appaiono ancora più terrorizzanti i dati dell’elenco di disastri ambientali causati dal petrolio, i peggiori incidenti petroliferi registrati dalla cronaca. In ordine di data.

Data Petroliera o piattaforma Dove Tonnellate di petrolio in mare
18/3/1967 Torrey Canyon (incagliamento) Cornovaglia, Inghilterra 108.000/117.000
19/12/1972 Sea Star (collisione/incendio) Golfo dell’Oman 115.000
9/8/1974 Metula Stretto di Magellano, Cile 54.000
15/12/1976 Argo Merchant Nantucket Shoal, Massachussetts, Usa 28.000
1978 Amoco Cadiz (incagliamento) Bretagna, Francia 203.000/230.000
19/7/1979 Atlantic Empress (collisione) Mar dei Caraibi, Tobago 125.700
19/7/1979 Aegean Captain (collisione) Mar dei Caraibi, Tobago 151.100
1979-1980 Ixtoc I (fuoriuscita) Messico 421.000/1.296.000
1980 Irenes Serenade (incendio) Grecia 37.200/110.800
1980-1981 D-103 Libya (fuoriuscita) Libia 127.000
1983 Nowruz Oil Field (fuoriuscita) Golfo Persico 242.000/560.000
6/8/1983 Castillo de Bellver (incendio e affondamento) Sud Africa 151.000/242.000
1985 Nova Isole Kharg. Golfo dell’Iran 70.000
1988 Storage Tank (fuoriuscita) Monongahela River, Usa 10.000
10/11/1988 Odissey 1300 km dalla Nova Scotia, Canada 132.000
1989 Kharg 5 (mare in tempesta, esplosione) Atlantico. 220 km dalle coste del Marocco 70.000/80.000
3/1989 Exxon Valdez (incagliamento) Prince William Sound, Alaska 38.800
1/1991 Iraq, Guerra del Golfo (rilascio deliberato) Golfo Persico 1.400.000
4/1991 Haven Genova. Italia 50.000
5/1991 ABT Summer (esplosione) Angola 260.000
21/7/1991 Tank Kirki Oceano Pacifico. ovest Australia 18.000
1992 Katina Maputo. Mozambico 72.000
2/31992 Fergana Valley Uzbekistan 285.000
3/12/1992 Aegean Sea La Coruna. Spagna 80.000
1993 Braer (rottura del motore) Isole Shetland. Uk 85.000
31/3/1994 Seki Emirati Arabi Uniti 16.000
15/2/1996 Sea Empress Galles sud-ovest 72.000
12/1997 Nakhodka Mare del Giappone 19.000
12/12/1999 Erika Baia di Biscay, Bretagna, Francia 15.000/25.000
1/2001 Jessica Galapagos 240.000
13/11/2002 Prestige Spagna 77.000
28/7/2003 Tasman Spirit Karachi. Pakistan 28.000/30.000
8/12/2004 MV Selendang Ayu Unalaska Island. Alaska. Usa 1.500
19/6/2006 Raffineria Citgo Lake Charles. Louisiana. Usa 6.500
14/7/2006 Centrale termoelettrica Jiyeh Libano 20.000/30.000
11/8/2006 Corea Mar Giallo. Corea del Sud 11.000
23/1/2010 Port Arthur Texas 1.500
22/2/2010 Fiume Lambro Lombardia, Italia 3.000/5.000
20/4/2010 Deepwater Horizon Golfo del Messico 1.090.000

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