Smart Grid

Porto Rico, elettricità per l’ospedale pediatrico grazie a Tesla dopo l’uragano

Sono passate poche settimane da quando Irma e Maria hanno devastato l’isola caraibica. I due uragani hanno colpito Porto Rico in successione e a distanza di pochi giorni, lasciando dietro di sé non pochi danni. Tra questi la mancanza di energia elettrica, che potrebbe durare ancora per mesi. Per questo motivo sono almeno due le

Sono passate poche settimane da quando Irma e Maria hanno devastato l’isola caraibica. I due uragani hanno colpito Porto Rico in successione e a distanza di pochi giorni, lasciando dietro di sé non pochi danni. Tra questi la mancanza di energia elettrica, che potrebbe durare ancora per mesi. Per questo motivo sono almeno due le grandi aziende che si sono mobilitate per portare aiuto nell’isola: la tedesca Sonnen e l’americana Tesla.

Porto rico batterie fotovoltaico
Il sistema di accumulo della tedesca Sonnen. In Italia sono circa 21mila le unità installata. Foto via Sonnen

Fotovoltaico e sistemi di accumulo per riportare l’elettricità a Porto Rico

La società tedesca per far fronte all’iniziativa fa sapere di aver lanciato l’iniziativa “Puerto Rico Energy Security”, per fornire supporto nelle aree più in difficoltà. Fornirà quindi le proprie unità di accumulo (gli storage system) e le collegherà direttamente ai pannelli solari per iniziare a produrre da subito energia elettrica, grazie all’intervento dei proprio tecnici ed ingegneri. La direzione di Sonnen è in contatto diretto con il distributore di elettricità locale Pura Energia e collaborerà con quest’ultimo per individuare i luoghi dove installare le unità.

porto rico
Un messaggio scritto da un residente. L’immagine è stata scattata dopo il passaggio di Irma. Foto via REUTERS/Jonathan Drake

“Il nostro sistema di storage è l’ideale per essere impiegato durante l’emergenza a Puerto Rico, in quanto è un sistema completamente integrato e può formare una micro rete (microgrid) senza che ci sia bisogno di una connessione iniziale alla rete”, ha dichiarato Blake Richetta, vice presidente e responsabile della US Business Unit di Sonnen, in una nota stampa. La società tedesca intende quindi fornire per primi i pronto soccorso che, ad esempio, necessitano di elettricità per refrigerare i medicinali, così come i vari centri di raccolta sparsi nell’isola. Afferma anche di essere interessata a collaborare con un’azienda che si occuperà di filtrare e rendere potabile l’acqua.

Anche Tesla manda le sue batterie a Porto Rico

La società fondata da Elon Musk ha subito accolto la richiesta d’aiuto dell’isola. Sarebbero infatti centinaia le Powerwall già inviate sull’isola. Si tratta delle batterie ideate da Tesla per l’accumulo di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili e già famose per le installazioni nelle isole Hawaii, ad esempio. Lo stesso Ricardo Rossello, governatore dell’isola, ha ringraziato personalmente per l’aiuto con un tweet. Tesla aveva aiutato anche i possessori di Model S e Model X in Florida: poco prima dell’arrivo di Maria aveva lanciato un upgrade temporaneo che permetteva di aumentare la durata della carica e di conseguenza l’autonomia delle auto elettriche. Insomma, anche di fronte ad una chiara emergenza come quella del passaggio di ben due uragani,  le rinnovabili e le tecnologie ad esse collegate si sono dimostrate all’altezza della situazione.

L’ospedale alimentato con la batterie Tesla

La promessa è stata mantenuta. L’ospedale pediatrico El Nino di San Juan ha di nuovo l’elettricità. Se prima l’unica fonte disponibile era un generatore diesel, ora i reparti hanno ripreso a funzionare grazie ad un impianto fotovoltaico e un pacco batterie targato Tesla. Un’installazione realizzata in tempo record che ha permesso di fornire energia rinnovabile alla struttura sanitaria. Di giorno i pannelli producono elettricità, mentre le batterie ne accumulano una parte da utilizzare di notte, quando il Sole non splende. L’energia elettrica sta tornando anche a Porto Rico, grazie alle rinnovabili.

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Articoli correlati
Questa startup permette di acquistare il proprio fotovoltaico con soli 39 euro

È la rivoluzione di cui si parla da tempo: la democratizzazione dell’energia. Ovvero poter acquistare direttamente piccole porzioni di un impianto solare e usufruire dell’energia rinnovabile da questo prodotta, senza intermediari. E diventare un prosumer – produttore e consumatore – senza dover necessariamente comprare ed installare un impianto fotovoltaico. Per ora il servizio esiste solo

Tesla ha mantenuto la promessa e acceso la più grande batteria al mondo

Elon Musk ha mantenuto la promessa. In meno di 100 giorni la più grande batteria agli ioni di litio al mondo è entrata in funzione a Jamestown, circa 200 km a nord di Adelaide. D’altronde l’amministratore delegato di Tesla aveva scommesso che che se la batteria non fosse stata collegata alla rete entro tale data,

Tesla realizza l’impianto di accumulo più grande al mondo

È iniziata ufficialmente l’era delle batterie, con l’inaugurazione di ben tre sistemi di accumulo nel Sud della California. A realizzarli Tesla, Aes Corp e Altagas, impegnate per costruire quello che è oggi l’impianto di accumulo funzionante più grande al mondo. Ogni installazione, come ad esempio quella operativa a Mira Loma, consiste in un sistema Powerpack

Greenpeace: Amazon e Netflix in ritardo, i colossi cinesi ancora a carbone

Internet e il settore information technology (It) consumano il 7 per cento di tutta l’elettricità mondiale, con una stima di crescita al 12 per cento entro quest’anno. Una domanda che crescerà all’aumentare della rete a livello globale e dei dati scambiati all’interno di essa. Sono questi alcuni dei dati riportati dall’ultimo rapporto “Clicking Clean:Who is Winning