La medicina palliativa si prende cura dei pazienti che non possono più guarire. Deve essere rapida, efficace, in grado di migliorare la qualità di vita delle persone. L’Hospice Cascina Brandezzata di Milano la pratica con un approccio integrato tra medicina accademica e complementare.
Stanchezza, ecco come ricaricarsi
Qual è la causa della vostra stanchezza? Stress, superlavoro o anemia? Se dopo il letargo è difficile uscire dalla tana, ecco l’ayurveda, l’omeopatia, la fitoterapia per l’orso che c’è in voi.
Forse è solo stanchezza, magari anemia, oppure è un eccesso di stress e la primavera ci coglie impreparati. A volte invece è un brutto momento emotivo difficile da superare e ci si butta giù. Ancora può essere lo sprint finale a scuola e la chiusura degli esami, con poca voglia di passare le ore di luce sui libri. Ma è primavera e la vita annuncia che bisogna ripartire, con l’ora solare, con le fioriture che tingono i prati, malgrado i pollini e le allergie. L’omeopatia differenzia in modo capillare la stanchezza e le sue cause, ed è estremamente dedicata ai quadri emotivi che stagnano dietro l’esaurimento di pile. Anche fitoterapia e ayurveda ci mettono a disposizione antichi rimedi, di millenaria sapienza.
Superstudio: ragazzi svogliati a scuola che tendono a perdere la concentrazione ricevono un efficace aiuto da Kali Phosphoricum , rimedio omeopatico da usare in granuli , 5 granuli prima di colazione e cena, da sciogliere lentamente sotto la lingua. L’attenzione sarà presto focalizzata e la memorizzazione più semplice.
Superlavoro: Nux Vomica è il rimedio di chi non può fermarsi, neppure per una pausa pranzo degna di portare questo nome. Ventre gonfio, ansia da prestazione, dieta sregolata sono le key notes di chi spinge troppo sul tono del surrene e dunque “spreme troppo” le riserve energetiche. In questo caso 5 granuli prima dei 3 pasti principali.
Cattive notizie: ogni momento difficile è un vampiro energetico, dal lutto alla perdita dell’amore, dalla crisi lavorativa al crollo di una certezza. Muriaticum acidum è il rimedio omeopatico che ci corre incontro quando sembra che la situazione sia inaffrontabile, quando disperiamo di trovare energie per superarla.
Ginseng yin e yang: proprio così, i ginseng sono due, uno maschile e uno femminile. L’Eleuterococco è la radice dedicata alle donne perché questo particolare ginseng siberiano è fitoestrogenico e dunque contiene l’essenza ormonale femminile. E’ invece maschile la radice del ginseng classico cinese, dedicata al tono e al rinvigorimento anche sessuale.
Visualizzazione: dedicate trenta minuti a questo semplice esercizio prima di dormire. Seduti sul letto immaginate il vostro corpo come un albero che si libera dai rami secchi, che decadono, che si staccano. Poi sentite la linfa salire dentro di voi, nutrire il corpo, gli organi, fino alle estremità delle dita. Infine ecco le gemme schiudersi, le voglie novelle uscire , i fiori aprirsi. Addormentatevi con il profumo dei fiori con voi.
Ashwagandha
E’ ayurvedico il rimedio migliore per adattarsi alla nuova stagione! Ashwagandha (il nome botanico è Withania Somnifera) è un meraviglioso adattogeno, un tonico poderoso, ricco di aminoacidi e proprietà nutrienti.
Stress: se la vostra frase ricorrente è “talmente stanco da non riuscire nemmeno a riposare” questo rimedio è per voi, perché preso alla sera con un po’ di latte caldo aiuta ad addormentarsi e placa l’insonnia. Al mattino le pile saranno ben ricaricate!
Memoria: Ashwagandha è ottimo per il deficit di attenzione, quando i processi di ideazione sono lenti e stanchi. Anche in questo caso meglio assumere il rimedio prima di dormire, e ripartire alla grande al mattino. La dose consigliata è circa 250-400 mg in base al peso corporeo.
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