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Pet detective, come ritrovare un cane o un gatto smarrito
Cani scomparsi, smarriti o rubati? Anche in Italia è arrivato il pet detective per ritrovarne le tracce.
Due geniali imprenditori italiani con la passione degli animali hanno portato in Italia la professione del pet detective: Andrea Granelli – che è anche un educatore cinofilo – e Dario Maffioli. È nata così a Bergamo Pet Detective, la prima organizzazione italiana che agisce a livello operativo per il ritrovamento di animali smarriti, scappati o rubati in tutta la penisola. Nel nostro paese vengono denunciati ogni anno più di 300mila smarrimenti. Senza contare, poi, i casi relativi a cani e gatti scomparsi, animali rubati da auto in sosta, giardini privati, appartamenti e ville. Pet Detective, solo nell’ultimo anno, ha trattato oltre 1.200 casi, con una percentuale di successo davvero altissima che si avvicina all’80 per cento se l’agenzia viene contattata entro le 48 ore dall’evento e raggiunge il 70 per cento se passa un lasso di tempo più lungo.
Come lavora figura del pet detective
“La nostra agenzia offre assistenza su tutto il territorio nazionale”, spiega Dario Maffioli. “La centrale operativa assegna il caso pervenuto a un pet detective professionista operante nella zona che, dopo aver parlato con la persona che ha segnalato la cosa, realizza uno specifico profilo personalizzato e stabilisce una strategia di indagine sulla base delle caratteristiche specifiche della scomparsa. Qualche volta, se il caso lo richiede, il detective propone un intervento fisico sul posto per poter ottenere maggiori informazioni o spunti di intervento”.
Grazie alla “teleassistenza” Pet Detective riesce ad agire in modo molto veloce. “Ed è la velocità e il pronto intervento – aggiunge Maffioli – a fare la differenza per molti casi di smarrimento o furto di animali domestici”. Infatti circa il 70 per cento dei casi viene risolto in brevissimo tempo e ciò diminuisce notevolmente anche i costi relativi all’intervento dell’agenzia.
“Sul sito di Pet Detective – continua Dario Maffioli – viene offerto anche un primo servizio di ‘profiling’ automatico. Questo servizio è completamente gratuito e non vincolante. Rispondendo ad alcune domande i proprietari possono ottenere un rapporto personalizzato che descrive loro la situazione più probabile in cui versa la bestiola scomparsa”.
L’investigazione di Pet Detective è sempre personalizzata e ogni caso viene valutato attentamente sia che si tratti di una scomparsa, sia che ci sia di mezzo un furto. “Non esistono regole specifiche – spiega Maffioli –. Ciò che può portare al recupero di un animale che versa in una determinata situazione può essere praticamente inutile, o addirittura controproducente, per un altro. Nei casi di furto naturalmente dobbiamo limitarci a fare informazione. Solo organi ufficiali (polizia, carabinieri) possono indagare su casi di questo tipo, anche se capita spesso che l’animale rubato riesca a fuggire dai suoi rapitori e si ritrovi vagante dopo qualche giorno dal rapimento ritornando quindi nella nostra sfera di competenza”.
Quando il detective è a quattro zampe
Nell’attività investigativa dell’agenzia un ruolo fondamentale lo hanno anche i detective a quattro zampe che affiancano il personale umano. Personaggi fondamentali, in questo caso, sono un setter irlandese e un magnifico bloodhound, razza nota universalmente per il fiuto e le straordinarie capacità di rintracciare persone, animali e oggetti scomparsi. Ma a loro andranno ad affiancarsi altri detective pelosi.
“Dobbiamo pensare che nei canili si trovano spesso esemplari che, come attitudine e razza, potrebbero rivelarsi utilissimi a queste attività: E ci proponiamo, nel tempo, di attingere diversi collaboratori fra gli ospiti dei rifugi”, delucida Maffioli.
Il pet detective a quattro zampe deve avere, comunque, dei requisiti specifici. Deve essere in buona forma fisica, con un’ottima socializzazione con uomini e animali. Dovrà inoltre sviluppare una relazione ottimale con la persona con cui andrà a lavorare. Non vi sono prescrizioni particolari di età, razza o dimensioni, ma il candidato ideale all’attività investigativa non dovrà avere impedimenti all’attività fisica prolungata (come, per esempio, se il cane è troppo anziano o appartiene a una razza che non incline allo sforzo fisico, tipo il bulldog inglese).
L’agenzia, comunque, pensa anche alla formazione del personale investigativo a 2 zampe. “L’attività di formazione del personale – aggiunge Dario Maffioli – è importantissima per lo sviluppo del nostro network nazionale. Abbiamo già un corpo di formazione che si sviluppa in due step. Il corso di primo livello di formazione mira a creare una figura professionale in grado di gestire tutte le situazioni di smarrimento di animali da compagnia. Il candidato acquista la competenza necessaria per stilare profili, identificare, confinare e catturare gli animali smarriti. Al termine del corso la persona è in grado di svolgere tutte le attività del pet detective, tranne quella della ricerca con cani da traccia”. Il prossimo corso di pet detective si svolgerà a Roma dal 4 al 7 maggio presso il Polo Didattico. Uomini e cani insieme, allora, per questo lavoro davvero particolare che garantisce un pronto intervento e una rapida risoluzione di smarrimenti e furti a quattro zampe. Senza dimenticare un’opportunità di lavoro e di specializzazione per le persone che vogliono lavorare in ambito cinofilo.
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