
Finora si sapeva poco o nulla dell’impatto ambientale degli alimenti confezionati con più ingredienti. I ricercatori di Oxford ne hanno studiati 57mila.
Una dieta e dei consigli per affrontare con lieve serenità gli abbondanti pasti delle feste .
Risentiamo degli effetti dei pranzi pantagruelici di cui abbiamo
goduto in questi giorni? L’importante è limitare i danni e
assumere ora uno stile alimentare più sobrio e sano.
Frutta e verdura per lo stomaco.
La mucosa dello stomaco è rafforzata dalla vitamina A,
contenuta in tutta la frutta e la verdura dalla buccia gialla,
arancione, verde o rossa. Alcune vitamine del complesso B, vale a
dire la B1, B3, B6, contenute soprattutto nei semi oleosi, sesamo,
frutta secca, consentono invece il buon funzionamento dell’epitelio
e un’adeguata secrezione gastrica.
Una tisana per digerire e depurarsi.
Dopo i pranzi festivi, è il momento delle calde tisane, con
erbe che aiutino a digerire e depurarsi.
L’angelica è una pianta tonica, che stimola le funzioni
dell’apparato digerente, aumenta la secrezione dei succhi gastrici
e riduce le emicranie dovute a cattiva digestione. Il finocchio e
l’anice favoriscono l’eliminazione dei gas intestinali conseguenti
ai fenomeni fermentativi dell’intestino, hanno proprietà
antispasmodiche, vale a dire impediscono i crampi intestinali,
sedano l’insonnia. La melissa ha proprietà digestive,
antifermentative, attiva la produzione e la secrezione della bile e
facilita il rilassamento. La menta stimola i processi digestivi,
seda nausea e vomito, attenua spasmi e dolori colici.
Grappe, erbe, amari…
In alcune zone montane si usa mettere un paio di cucchiaini di
“erba iva”, achillea, nell’acquavite per renderla più
aromatica e digestiva: è considerata dai montanari un
toccasana per le sue qualità toniche, stomachiche,
stimolanti. Anche le artemisie-genepy sono eccellenti erbe
aperitive e digestive; coltivate ad alta quota nelle regioni
occitane e Alpi Piemontesi, con esse si ottiene un ottimo
liquore.
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