
Il 23 gennaio Juan Carrito, giovane esemplare di orso bruno marsicano, famoso per le sue innocue scorribande e benvoluto da tutti, è stato investito e ucciso mentre attraversava una strada a Castel di Sangro.
In questo periodo i rospi iniziano la migrazione verso gli specchi d’acqua per deporre e fecondare le uova. Molti animali vengono però schiacciati nel tentativo di attraversare le strade.
Dopo aver trascorso mesi al riparo sotto il terreno nei boschi e nei campi i rospi (Bufo bufo) cominciano a destarsi. Le temperature si fanno più miti (per quanto l’inverno sia stato tutt’altro che rigido) e questi anfibi, in occasione delle piogge tardo invernali/primaverili, lasciano i loro rifugi per rispondere al più primordiale e magico degli impulsi, quello che li spinge ad accoppiarsi e a perpetuare la specie, noncuranti degli immensi sconvolgimenti ambientali che li circondano.
Gli animali si dirigono dunque verso stagni, laghetti, fossi e pozze per deporre e fecondare le uova. La migrazione è antica e inscritta nei geni di queste creature, ad essere mutato è però l’ambiente in cui vivono, la natura non ha insegnato ai rospi a difendersi dalle automobili. Per arrivare a destinazione i rospi sono spesso costretti ad attraversare quelle innaturali distese grigiastre di cui gli uomini sembrano non poter fare a meno, le strade.
Anche attraversare una strada da un ciglio all’altro può essere un’impresa titanica per un rospo. Questi buffi anfibi infatti, a differenza delle rane, non saltano e camminano con un’esasperante lentezza. Questa fase rappresenta una vera e propria roulette russa per i rospi, tra febbraio e aprile molti vengono schiacciati dalle macchine mentre cercano di raggiungere lo specchio d’acqua più vicino.
Per cercare di contrastare la moria di rospi causata dalla automobili sono state tentate diverse soluzioni, ad esempio la realizzazione di tunnel posizionati sotto la strada. Gli animali vengono indirizzati verso l’entrata del tubo dalla presenza di barriere fisse o removibili, in modo da consentirgli di attraversare in sicurezza. Laddove i “rospodotti” non sono presenti, alcune associazioni ambientaliste, come la Lac e Gaia Animali e Ambiente Onlus, organizzano squadre di volontari che aiutano i rospi ad attraversare la strada.
Iniziative di questo tipo si svolgono in varie parti di Italia. Chiunque voglia aiutare i rospi del comprensorio dei Colli Euganei può scrivere alla Lac per dare la propria disponibilità e organizzare i gruppi, mentre Gaia Animali e Ambiente Onlus cerca volontari per il progetto di salvataggio anfibi che si stanno accingendo a migrare verso il laghetto di Crezzo, tra Lasnigo e Barni, in provincia di Como (per maggiori informazioni telefonare al numero: 335 6343550). Le operazioni, che iniziano con l’installazione di barriere per indirizzare gli anfibi verso eventuali sottopassaggi, proseguiranno fino alla fine di marzo.
Se agli inizi della primavera doveste scorgere sulle strade, nei pressi di laghi e pozze, strane figure agghindate con impermeabile, guanti e giubbino catarifrangente, che maneggiano secchi pieni di rospi, rallentate e non temete, sono gli amici dei rospi.
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