Un reality segue i ranger contro il bracconaggio

Wildlife warzone è il reality che sarà trasmesso da Al Jazeera e permetterà di vivere in prima persona le pressioni e i rischi a cui sono sottoposte le guardie forestali sudafricane che combattono i bracconieri alla ricerca di avorio.

Il canale tv Al Jazeera con sede a Doha, in Qatar, sta per
lanciare un reality dal titolo Wildlife warzone che segue per 38 giorni il
pesante addestramento delle guardie forestali sudafricane che
combattono i bracconieri alla ricerca di avorio. La serie è
composta da sei puntate in cui viene descritta la forte pressione a
cui vengono sottoposti i ranger, molti dei quali non sarebbero in
grado di contrastare i bracconieri, spesso più preparati a
muoversi in contesti selvaggi perché ex soldati
professionisti.

 

Il giro d’affari mosso dal bracconaggio è pari a 17
miliardi di dollari all’anno. L’Asia è il continente dove la
domanda di avorio è più alta. Il pezzo più
pregiato è il corno di rinoceronte che sul mercato nero vale
più dell’oro perché, secondo alcune credenze popolari
asiatiche, avrebbe proprietà (mai provate) in grado di
curare malattie.

 

Essere una guardia forestale appare come uno dei lavori
più pericolosi in assoluto. Ogni notte si verificano scontri
a fuoco con le squadre di criminali nelle foreste e nei parchi
naturali del Sudafrica.

 

“Sono stati realizzati molti programmi sulle crisi ambientali
in Africa – ha dichiarato il direttore del palinsesto di Al
Jazeera English, Paul Eedle
– ma questa serie offre uno sguardo
unico sulla questione attraverso gli occhi dei ranger sotto
addestramento”.

 

Girata principalmente nella riserva di Shamwari, nella provincia
sudafricana del Capo orientale, ogni puntata dura circa 25 minuti e
descrive anche cosa spinge i ragazzi a intraprendere questa
carriera gratificante quanto rischiosa. Alcuni sono mossi dalla
voglia di proteggere il proprio habitat, altri sono alla loro prima
esperienza professionale e si ritrovano a dover affrontare una
situazione che avevano immaginato in modo molto diverso. Per altri
ancora, infine, è solo un lavoro che bisogna fare per uscire
dalla crisi.

 

Un lavoro in cui hai a disposizione un’arma semi-automatica e
una frazione di secondo per decidere se è il momento giusto
per premere il grilletto.

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Articoli correlati
Billy Joel in prima linea contro il commercio dell’avorio

La questione del bracconaggio e del commercio illegale di avorio proveniente dalle zanne di elefanti e dal corno di rinoceronti non è un problema isolato che riguarda solo il continente africano, ma coinvolge tutto il mondo: l’avorio, infatti, seguendo le rotte del traffico di diamanti e di esseri umani, giunge velocemente sia in Europa (i porti

Maxi-multa a cinese con 3 kg di avorio in Kenya: 170mila euro

Un tribunale kenyota ha intimato a un cittadino cinese il pagamento di una maxi-multa di 20 milioni di scellini (170mila euro) oppure di scontare sette anni di carcere per il possesso di 3,4 kg di avorio.   Tang Yong Jian, 40 anni, è stato arrestato in transito verso Nampula, in Mozambico, diretto a Guangzhou in

È possibile uccidere un rinoceronte per difendere la specie?

Un permesso di cacciare e uccidere un esemplare preciso (non uno a caso) di rinoceronte nero in Namibia è stato acquistato all’asta per 350mila dollari (256mila euro) dal Dallas Safari Club in Texas. Quella del rinoceronte nero è una specie in via di estinzione e secondo le stime ne sarebbero rimasti circa 5mila esemplari nel