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Un permesso di cacciare e uccidere un esemplare preciso (non uno a caso) di rinoceronte nero in Namibia è stato acquistato all’asta per 350mila dollari (256mila euro) dal Dallas Safari Club in Texas. Quella del rinoceronte nero è una specie in via di estinzione e secondo le stime ne sarebbero rimasti circa 5mila esemplari nel
Un permesso di cacciare e uccidere un esemplare preciso (non uno a caso) di rinoceronte nero in Namibia è stato acquistato all’asta per 350mila dollari (256mila euro) dal Dallas Safari Club in Texas. Quella del rinoceronte nero è una specie in via di estinzione e secondo le stime ne sarebbero rimasti circa 5mila esemplari nel mondo.
L’intenzione del Dallas Safari Club è quella di usare i soldi ricavati dalla vendita della licenza avvenuta l’11 gennaio per proteggere l’intera specie, tanto più che l’esemplare non sarebbe più in età di riproduzione e potrebbe diventare aggressivo e pericoloso per i giovani rinoceronti. Il governo della Namibia, dal canto suo, rilascia solo tre licenze di questo tipo all’anno ed è la prima volta che una di queste viene battuta all’asta all’estero.
La posizione dell’Ifaw
L’idea non è piaciuta alle organizzazioni che si occupano di conservazione, in particolare all’International fund for animal welfare (Ifaw), che hanno definito la giustificazione usata dal gruppo di cacciatori “una battuta triste” e “perversa”. In decine hanno manifestato fuori dal centro congressi di Dallas dove si è tenuta l’asta mentre 80mila persona hanno firmato una petizione per bloccarla.
“La vendita di questa licenza all’asta dimostra al mondo intero che un americano è disposto a spendere qualsiasi cifra pur di uccidere una specie” ha detto Jeffrey Flocken dell’International Fund for Animal Welfare (Ifaw) intervistato dall’Associated Press.
50mila euro al chilo
Il problema del bracconaggio è cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni a causa dell’aumento della domanda di avorio nel continente asiatico. In Cina e Vietnam si crede addirittura che il corno di rinoceronte abbia dei poteri medicinali in grado di curare il cancro. Per questo viene venduto a quasi 50mila euro al chilogrammo sul mercato nero.
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