Con un referendum, anche in Italia avremmo i matrimoni gay

L’Irlanda è l’undicesimo paese europeo a legalizzare i matrimoni tra persone dello stesso sesso grazie a un referendum popolare che si è tenuto il 22 maggio. Il primo attraverso una consultazione popolare. Il 62,1 per cento degli irlandesi ha votato a favore, solo il 37,9 per cento si è espresso negativamente. Nella costituzione irlandese è

L’Irlanda è l’undicesimo paese europeo a legalizzare i matrimoni tra persone dello stesso sesso grazie a un referendum popolare che si è tenuto il 22 maggio. Il primo attraverso una consultazione popolare. Il 62,1 per cento degli irlandesi ha votato a favore, solo il 37,9 per cento si è espresso negativamente. Nella costituzione irlandese è stata così introdotta la frase “Il matrimonio può essere contratto tra due persone senza distinzione di sesso”. Va detto che in Irlanda erano già in vigore le unioni civili dal 2010, quindi la scelta degli irlandesi può essere considerata la fine di un percorso.

 

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In Italia è stato condotto un sondaggio a ottobre 2014 (Demos & Pi) che ha messo in evidenza come il 55 per cento della popolazione sarebbe favorevole alle nozze tra persone dello stesso. Una percentuale cresciuta del 13 per cento rispetto all’inchiesta del maggio 2013 quando i favorevoli erano solo il 42 per cento. La cosa che più stupisce da questo sondaggio è che a essere favorevoli sono cittadini di ogni orientamento politico, da sinistra a destra. Quindi se anche in Italia venisse introdotto un referendum sul tema, il risultato non riserverebbe molte sorprese.

 

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Nel mondo sono 21 i paesi ad aver introdotto il matrimonio gay. Danimarca, Paesi Bassi, Belgio, Spagna, Francia, Canada, Sudafrica, Norvegia, Svezia, Slovenia, Portogallo, le nazioni britanniche di Inghilterra e Galles, Islanda, Argentina, Uruguay, Nuova Zelanda, Finlandia, Messico, Brasile e 38 stati degli Stati Uniti d’America.

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