Le regioni più vulnerabili ai cambiamenti climatici sono quasi tutte in Cina

La provincia dello Jiangsu è in cima alla lista delle regioni più vulnerabili ai cambiamenti climatici. La prima non cinese è la Florida, al decimo posto.

  • La società Xdi ha stilato una graduatoria delle 2.600 regioni più vulnerabili ai cambiamenti climatici.
  • Al primo posto c’è la provincia dello Jiangsu, uno dei principali distretti industriali cinesi.
  • Ben 16 posizioni sulle prime 20 si trovano in Cina.
  • La prima regione non cinese è la Florida, in decima posizione.

La provincia dello Jiangsu, nella costa est della Cina, è uno dei principali poli industriali mondiali. In termini di pil, con oltre 1.260 miliardi di euro nel 2019, è seconda solo alla provincia del Guandgong. Il pil pro capite dei suoi 80 milioni di abitanti, invece, è il più alto di tutta la Cina. Il suo capoluogo, Nanchino, sotto la dinastia Ming era la capitale del paese e oggi è una megalopoli e da 8 milioni di abitanti, oltre che una rinomata meta turistica. Ma la provincia dello Jiangsu ha anche un’altra peculiarità: è la regione del pianeta che, più di ogni altra, rischia di essere sconvolta dalla crisi climatica. C’è di più: sulle venti regioni più vulnerabili ai cambiamenti climatici, ben 16 si trovano in Cina.

Lo studio sulle regioni più vulnerabili ai cambiamenti climatici

Questi dati sono forniti da Xdi: the cross dependency initiative, una società che si occupa di elaborare dati e proiezioni sul clima per conto di banche, enti della pubblica amministrazione e imprese. Gli analisti si sono basati su uno scenario ipotetico in cui la temperatura media globale aumenta di 3 gradi centigradi entro la fine del secolo. Il limite per il quale si è impegnata la comunità internazionale è molto più basso, cioè di 1,5 gradi. Ad oggi, però, questo traguardo appare estremamente difficile da raggiungere. Stando a uno studio recente, potremmo superare la soglia degli 1,5 gradi già nel 2031.

Un aumento di 3 gradi si tradurrebbe in una serie di fenomeni estremi, tra incendi, innalzamento del livello dei mari, inondazioni e non solo. Fenomeni che, oltre a distruggere edifici e infrastrutture provocando perdite economiche nell’immediato, finirebbero per scoraggiare gli investimenti e abbassare i valori immobiliari. L’analisi di Xdi dunque fa una stima di questi danni in circa 2.600 zone del mondo.

I distretti industriali cinesi sono a rischio

Scorrendo la graduatoria delle regioni più vulnerabili ai cambiamenti climatici, salta all’occhio il fatto che le prime posizioni siano tutte occupate dalla Cina. Al primo posto c’è infatti la provincia dello Jiangsu, seguita da quella dello Shandong, appena più a nord, e da quella di Hebei, nota per la fiorente industria siderurgica. In quarta posizione la provincia di Henan, dove le estese inondazioni del 2021 hanno provocato danni stimati in almeno 17,6 miliardi di dollari.

Non è un caso che la Cina occupi gran parte dei posti in classifica (per la precisione, 16 sui primi 20). “Gli investimenti infrastrutturali tendono a concentrarsi in aree che tradizionalmente sono state ad alto rischio: delta dei fiumi, zone costiere, aree relativamente pianeggianti”, spiega Rohan Hamden, amministratore delegato di Xdi.

uragano Ian in Florida
La distruzione lasciata dall’uragano Ian in Florida © Win McNamee/Getty Images

Anche la Florida e New York tra le aree più esposte

Bisogna scorrere la graduatoria fino alla decima posizione per imbattersi nella prima zona al di fuori della Cina. È la Florida, già colpita nel 2022 dall’uragano Ian che ha lasciato al buio due milioni di persone. Nella parte meridionale dello stato americano, il livello del mare è già cresciuto di 20 centimetri rispetto ai livelli del 1950. Secondo alcune stime, entro il 2050 potrebbe finire sott’acqua un patrimonio immobiliare di valore compreso tra i 15 e i 23 miliardi di dollari. Tant’è che alcune compagnie iniziano a rifiutarsi di assicurare le case: i rischi sono eccessivi.

Ci sono anche la California (19ma), il Texas (20mo) e New York (46ma) tra le 50 regioni più vulnerabili ai cambiamenti climatici. Considerevole anche la presenza dell’India con nove territori, a cominciare dal Bihar e dall’Uttar Pradesh, dove si trova il celebre monumento Taj Mahal.

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