Il prossimo parco eolico offshore più grande al mondo sarà, ancora una volta, nel Regno Unito

Con i suoi 3,6 gigawattora, il parco eolico offshore Dogger Bank sarà in grado di alimentare l’equivalente di 6 milioni di case.

I lavori per installare le prime turbine eoliche per il più grande parco eolico offshore del mondo al largo della costa nordorientale dell’Inghilterra sono iniziati. Lo ha fatto sapere la società energetica Sse, che ad inizio agosto ha installato a circa 120 chilometri dalla costa la prima di ciò che diventerà un’immensa foresta di turbine in mezzo al mare, immagine dell’impulso alle rinnovabili proposto dal Regno Unito.

Un nuovo parco eolico offshore da record del Regno Unito

Una volta completato, il parco eolico Dogger Bank da 9 miliardi di sterline – oltre 10 miliardi di euro – sarà più del doppio delle dimensioni del secondo parco eolico offshore più grande oggi in funzione. L’impianto da 3,6 gigawattora e sarà in grado di alimentare l’equivalente di 6 milioni di case britanniche grazie alle sue 227 turbine. In questo modo il Regno Unito eguaglierà, superandolo, il record stabilito non più tardi dell’anno scorso, quando il parco eolico Hornsea 2 era entrato in funzione a circa 69 chilometri dalle coste dello Yorkshire superando, a sua volta, il fratello maggiore Hornsea 1.

“È una giornata fantastica per noi”, ha detto giovedì Alistair Phillips-Davies, amministratore delegato di Sse alla Bbc. Phillips-Davies ha affermato che i futuri parchi eolici richiederanno i sussidi del governo per tenere il passo con l’aumento dei costi di materiali e servizi a causa della significativa inflazione nell’economia del Regno Unito: “Il governo deve mettere in atto la flessibilità per garantire che possiamo ancora costruire questi parchi eolici”, ha affermato. “Dobbiamo ricordare che il prezzo dell’energia prodotta dai parchi eolici è ancora molto inferiore a quello che vediamo provenire dai combustibili importati, e in particolare dal gas”.

Nuovi sussidi alla transizione dopo lo stop del parco eolico in Norfolk

L’inizio dei lavori per il Dogger Bank segue un luglio abbastanza complicato per i progressi nella transizione nel paese. La situazione economica globale, che ha portato ad un aumento dei costi nella catena di approvvigionamento di alcuni materiali e all’aumento dei tassi di interesse aveva infatti determinato un brusco rallentamento per i piani per un gigantesco parco eolico offshore al largo della costa del Norfolk. La società energetica svedese Vattenfall, che si stava occupando dei lavori, ha dichiarato l’interruzione delle operazioni di un’infrastruttura che a pieno regime avrebbe alimentato l’equivalente di 1,5 milioni di case britanniche.

In tutta risposta il governo del Regno Unito ha deciso per l’aumento pari a 22 milioni di sterline del fondo di sovvenzione per sostenere nuovi progetti di energia rinnovabile, portando il budget totale a 227 milioni di sterline. Una decisione che, secondo il segretario di stato per l’Energia Grant Shapp “aiuterà a far crescere la nostra economia, rendendo il Regno Unito la prima scelta per gli investitori in progetti di energia rinnovabile e assicurando posti di lavoro qualificati per le generazioni future”.

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