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Dopo aver vissuto decenni in cattività, per contribuire a un fondamentale programma di ripopolamento, Diego è tornato a Española, nelle Galapagos.
Le popolazioni di tartaruga gigante di Española (Chelonoidis hoodensis), sottospecie endemica dell’omonima isola delle Galápagos, in Ecuador, hanno subito un drastico declino intorno alla metà dell’Ottocento, decimate dai marinai che imbarcavano i rettili per usarli come scorta di cibo durante la navigazione. Negli anni Sessanta del secolo scorso, da una popolazione originaria stimata in 2.400 esemplari, sopravvivevano appena 14 testuggini, di cui solo due maschi.
Per proteggere questa sottospecie, classificata in pericolo critico della Lista Rossa della Iucn, tutti gli individui superstiti vennero catturati e portati in un apposito centro sull’isola di Santa Cruz, per avviare un programma di riproduzione. Nel 1976 un terzo maschio, detenuto nello zoo di San Diego, si unì al programma. Proprio questa testuggine, di nome Diego, è stata particolarmente attiva e ha contribuito in maniera determinante all’incremento della propria specie.
Diego ha infatti generato circa il 40–45 per cento degli oltre duemila esemplari di Hoodensis Chelonoidis nati nel programma di allevamento in cattività. Dopo aver eradicato intorno agli anni Ottanta le capre dall’isola di Española, specie invasiva che minacciava la vegetazione insluare, è iniziata la reintroduzione delle testuggini nel loro habitat originario. Oggi la popolazione conta oltre 2.500 esemplari, a testimonianza dell’efficacia del progetto di conservazione ex situ.
A queste testuggini si è recentemente unito Diego, che dopo decenni di cattività è stato reintrodotto, insieme ad altre 14 testuggini, sull’isola nativa. Paulo Proaño Andrade, ministro dell’Ambiente dell’Ecuador, ha celebrato con un tweet la reintroduzione delle testuggini evidenziando il successo del programma di allevamento per “salvare la loro specie dall’estinzione”.
Cerramos un capítulo importante en la gestión del @parquegalapagos, 15 tortugas de #Española, incluyendo a #Diego, regresan a casa tras décadas de reproducirse en cautiverio y salvar a su especie de la extinción. Su isla las recibe con los brazos abiertos. (Noticia en desarrollo) pic.twitter.com/M4a4maQm9E
— Paulo Proaño Andrade (@PauloProanoA) June 15, 2020
I funzionari del parco nazionale delle Galápagos ritengono che Diego abbia oltre un secolo di vita e che sia stato prelevato dall’isola di Española all’inizio del XX secolo da una spedizione scientifica. Dopo più di cento anni di assenza Diego, sottoposto insieme alle altre testuggini a un periodo di quarantena per impedire loro di trasportare semi di piante non originarie dell’isola, potrà concludere la sua esistenza a “casa” sua, trovando ad attenderlo molte più testuggini di quando non fosse partito.
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