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Infografiche, video, tweet, addirittura canzoni rap: i report di sostenibilità delle aziende sono sempre più ricchi e fantasiosi.
Quando un’azienda fa scelte positive e responsabili per il mondo che la circonda, ha a disposizione una vetrina per mostrarle al pubblico: il report di sostenibilità. Se di vetrina si tratta, perché limitarsi a un elenco piatto e monotono di dati e cifre? È la provocazione lanciata da un editoriale di Matt Mace per Edie.net, che propone alcuni esempi di report di sostenibilità che non si limitano a dare le informazioni, ma lo fanno anche in modo creativo e originale.
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Alcune aziende hanno deciso di giocare con le nuove tecnologie. È il caso di Virgin Media, che nel 2010 ha smesso di stampare copie cartacee del suo report di sostenibilità, preferendo infografiche, video e contenuti per i social media: nel 2015 è arrivata a sperimentare il primo video a 360 gradi.
Heineken Usa invece ha scelto di giocare. Superando uno per uno i livelli di un videogame, si scoprono tutti i progressi fatti dall’azienda in campo ambientale. Un approccio che, secondo la responsabile statunitense della Csr Dayna Adelman, ha avuto un successo superiore a ogni aspettativa, soprattutto tra i millennials (che sono particolarmente attenti alla sostenibilità, anche nella gestione del denaro). Il report di sostenibilità 2015 di Heineken Usa è anche diventato una canzone rap, grazie al contributo di Kevin ‘Blaxtar’ de Randamie.
Anche l’università di Londra ha deciso di mettere da parte il bilancio tradizionale e raccontare i suoi traguardi tramite Twitter.
All staff receive a #sustainability induction when they start working for @UoLondon #UoLCarbonCut pic.twitter.com/VwusvUGHFE
— Uni of London Enviro (@LondonEnviro) 18 gennaio 2017
Il riferimento fisso nel campo della sostenibilità, da qui ai prossimi anni, saranno gli Obiettivi di sviluppo sostenibile Onu (Sdgs). Non c’è da sorprendersi, dunque, se sono sempre di più le aziende che decidono di includerli nel loro report di sostenibilità. A livello di comunicazione, gli Sdgs possono essere utili anche per inquadrare i singoli dati numerici in un contesto più ampio, facendo capire agli stakeholder il senso più profondo delle politiche intraprese dall’azienda.
Il report di sostenibilità, detto anche bilancio sociale o bilancio di sostenibilità, è un documento che viene pubblicato ogni anno, come il consueto bilancio di esercizio. Se quest’ultimo però si limita ai dati puramente economici, il report di sostenibilità racconta qualcosa di diverso: vale a dire l’impatto (positivo o negativo che sia) delle attività dell’azienda sul mondo che la circonda. Per questo motivo, si rivolge a tutti i suoi interlocutori (che in gergo si chiamano stakeholder): dipendenti, clienti, azionisti, fornitori, autorità, giornalisti, comunità e associazioni sul territorio.
Ecco i nostri dieci consigli per scrivere un report efficace e comunicarlo al meglio:
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