
L’Europa ragiona su un piano da 800 miliardi e intanto vota per una maggiore sicurezza: inevitabilmente quei fondi verranno sottratti alle vere emergenze.
Amore per il pianeta, ingredienti naturali e controllo della qualità sono solo alcuni dei segreti del successo di Ricola. Scopriamoli tutti.
Dalla Svizzera al resto del mondo con un grande obiettivo: quello della sostenibilità. È questo ciò che caratterizza la storia di Ricola, azienda familiare fondata nel 1930 a Laufen, in territorio Elvetico, che oggi conta filiali in Europa, Asia e Stati Uniti mantenendo sempre lo stesso cuore verde.
Le parole d’ordine per l’azienda sono amore per l’ambiente, rigoroso controllo della qualità e utilizzo di soli ingredienti naturali, in un perfetto mix di tradizione, innovazione e continuo legame col proprio territorio d’origine.
Primo segreto: il bio
Tutte le erbe utilizzate da Ricola coltivate in territorio alpino elvetico provengono da metodi di agricoltura biologica, senza l’apporto di fitofarmaci e con l’ausilio di lavoro principalmente manuale. Le aziende che coltivano per Ricola sono oltre un centinaio, tutte col marchio protetto “Gemma”, il riconoscimento concesso da Bio Suisse. I campi si trovano quasi tutti entro un raggio di 450 km da Laufen, per salvaguardare la qualità. Solo il 6% arriva da più lontano.
Secondo segreto: adottare una “strategia della sostenibilità”
Il biologico, da solo, non basta. Il concetto di sostenibilità deve, per Ricola, permeare tutti gli aspetti del processo. Ecco perché nel 2013 è stato presentato il primo rapporto sulla sostenibilità, che mostra i dati registrati durante tutto il corso dell’anno: oltre ai numeri, Ricola presenta anche i propri valori (legati alla responsabilità sociale, ambientale ed economica), basati su quattro pilastri.
Un Green Team aziendale, costituito da sette esperti, completa questo piano della sostenibilità a tutto tondo, impegnandosi a portare sostenibilità e rispetto per il pianeta in diversi ambiti, dalla coltivazione alle risorse umane, dalla tecnologia allo sviluppo del prodotto, al packaging, alla comunicazione.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’Europa ragiona su un piano da 800 miliardi e intanto vota per una maggiore sicurezza: inevitabilmente quei fondi verranno sottratti alle vere emergenze.
Luca Morari, AD di Divita (Ricola), commenta con noi i dati dell’ultimo Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile.
Le interviste ai protagonisti dell’edizione 2016 dell’Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile: Luca Morari, Divita – Ricola.
Per la prima volta nel 2025 si celebrano le più grandi fonti di acqua dolce del pianeta, che fronteggiano la sfida dei cambiamenti climatici.
Un tribunale condanna Greenpeace a pagare 660 milioni di dollari. L’accusa? Aver difeso ambiente e diritti dei popoli nativi dal mega-oleodotto Dakota Access Pipeline.
In Italia sono 265 gli impianti ormai disuso perché non nevica più: rimangono scheletri e mostri di cemento. E l’esigenza di ripensare la montagna e il turismo.
Temendo la presenza di rifiuti tossici, la Groenlandia ha interrotto l’estrazione dell’uranio. Ora potrebbe essere costretta a ricominciare. O a pagare 11 miliardi di dollari.
L’organizzazione della Cop30 nella foresta amazzonica porta con sé varie opere infrastrutturali, tra cui una nuova – contestatissima – autostrada.
Incidente nel mare del Nord tra una petroliera e una nave cargo: fiamme e fumo a bordo, si teme lo sversamento di combustibile in mare.