Tutto quello che c’è da sapere per scegliere la prima bicicletta

La scelta della prima bicicletta, spaziando dal tipo di bici al materiale del telaio, dai componenti tecnici alla misura, è quanto di più personale esista. Ecco una guida per orientarsi in base alle proprie ambizioni ed esigenze.

Se durante la scorsa estate siete restati affascinati dai ciclisti che pedalavano lungo strade e ciclabili, e se la bella stagione ha scatenato in voi il desiderio di praticare il turismo in sella, allora è giunto il momento di acquistare la prima bicicletta. Le fiere di settore autunnali hanno introdotto una miriade di novità e i negozianti, più agguerriti che mai, praticano sconti consistenti. Come scegliere la bici più adatta? Innanzitutto partendo dalle proprie ambizioni e dalla preparazione fisica.

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Una bicicletta da cicloturismo completa di portapacchi e borse

I modelli da turismo spiccano per versatilità

Per quanti ambiscono a viaggi ed escursioni la scelta migliore consiste nei modelli da turismo che richiamano nell’aspetto, sebbene con geometrie del telaio maggiormente votate al comfort, le bici da corsa o le mountain bike. La posizione in sella è moderatamente sportiva, l’ampia disponibilità di rapporti consente anche ai meno allenati di affrontare salite di discreta pendenza, gli attacchi specifici per i portapacchi rendono agevole fissare i bagagli e la sella, croce e delizia di ogni biker, è conformata per non provocare eccessivi fastidi anche dopo svariate ore d’utilizzo. Le city bike, diffusissime in ambito urbano per la notevole comodità e la postura rilassata, sono ideali nel traffico e nei brevi spostamenti, ad esempio la classica gita fuori porta, ma non si prestano ad affrontare i tragitti più lunghi e, soprattutto, i percorsi collinari. Il peso è spesso proibitivo, la scelta delle marce limitata e la posizione in sella tanto “seduta” e incassata da provocare sia sensibili fastidi posturali con l’aumentare dei chilometri sia una notevole dissipazione della forza impressa ai pedali.

 

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Una bici da turismo con un telaio di derivazione corsa

La bicicletta da corsa nasce per le prestazioni

Le bici prettamente da strada, definite gergalmente “da corsa”, sono votate alle prestazioni pure. Sono il massimo quanto a scorrevolezza e reattività, ma nella maggior parte dei casi relegano il comfort al ruolo di optional e richiedono un discreto allenamento per essere sfruttate, e godute, al meglio. La declinazione “gravel” – una categoria di prodotto nata recentemente – attenua in parte queste spigolature caratteriali grazie a geometrie meno esasperate e pneumatici lievemente più ampi e tassellati, adatti anche a facili sterrati, mentre la mountain bike è un universo ampio e variegato. Il mondo mtb spazia infatti dai modelli full (biammortizzati) destinati ai percorsi off road più estremi sino alle versioni da cross country, leggerissime e scorrevoli. Per iniziare, solitamente, la mtb più indicata è una front, quindi una bicicletta dotata della sola forcella ammortizzata, con una posizione in sella non troppo sbilanciata sul manubrio così da non affaticare schiena e polsi.

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Una mountain bike front, vale a dire dotata della forcella ammortizzata ma priva del monoammortizzatore

Acciaio e alluminio per la bicicletta da turismo

Scelta la categoria di bici più adatta alle proprie esigenze e ambizioni è necessario definire il materiale del telaio. L’acciaio, un classico, è più incline ad assorbire le vibrazioni rispetto all’alluminio, a tutto vantaggio del comfort, ma si rivela più pesante. La stragrande maggioranza dei modelli da turismo è realizzata in alluminio o acciaio, laddove il carbonio e il titanio restano appannaggio delle mountain bike e delle bici da corsa più performanti e costose. Il primo ha nella leggerezza e nella reattività i propri fiori all’occhiello, mentre il secondo, se non richiedesse un vero e proprio salasso economico, rasenterebbe la perfezione in quanto caratterizzato da strabilianti qualità meccaniche quali leggerezza, resistenza, insensibilità all’affaticamento e assorbimento delle sollecitazioni.

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Una scatola del movimento centrale in acciaio

A ciascuno la misura più adatta

Una volta chiarite le idee sul modello e il materiale della bicicletta, diviene fondamentale scegliere la misura del telaio più adatta alla propria corporatura. Ogni produttore mette a disposizione delle tabelle dimensionali, ma la soluzione migliore consiste nel rivolgersi a un negoziante specializzato che rilevi i dati morfologici del ciclista. Ad esempio l’altezza, il cavallo, la lunghezza del femore e delle braccia oltre alla larghezza delle spalle, così da personalizzare, per quanto possibile, taglia e posizione in sella. Un venditore esperto e appassionato non consiglierà mai un modello senza aver prima analizzato la corporatura del cliente. Diffidate pertanto dei megastore e delle vendite online che non antepongono la soddisfazione del cliente alla conclusione dell’affare. La bici, qualsiasi bici, è quanto di più personale esista. Deve calzare come un guanto.

Sella comoda e fanaleria sono un must

Freni a disco o tradizionali? Forcella rigida oppure ammortizzata? La scelta di questi componenti – spesso la medesima bicicletta è proposta con diverse dotazioni tecniche – dipende dai percorsi che si affrontano. La forcella ammortizzata è ideale su sterrato, mentre su asfalto si rivela più pesante e, se priva di bloccaggio, genera una dissipazione delle forze. I freni a disco, nati anch’essi per l’utilizzo off road in quanto insensibili a fango e pioggia, non sono indispensabili nella marcia su strada così come nei lunghi viaggi, rivelandosi anzi più complessi da riparare rispetto ai componenti tradizionali dotati di pattini. Indispensabili, infine, una sella comoda corredata d’inserti in gel e di una svasatura centrale che riduca la pressione perineale così come la fanaleria per la marcia notturna. Ora non resta che acquistare la prima bicicletta…

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