
Dopo nove anni al potere in Australia i conservatori hanno perso le elezioni. Dal laburisti ci si attendono cambiamenti soprattutto su clima e diritti.
6 gradi possono cambiare il mondo. National Geographic Channel presenta una videomappa dei diversi scenari possibili nei prossimi cento anni – per ogni grado di aumento della temperatura globale.
Se le emissioni inquinanti dovessero continuare al ritmo di oggi, i ghiacciai dell’Himalaya scomparirebbero entro 50 anni, l’estesa ghiacciata della Groenlandia lentamente si scioglierebbe e, alla fine del secolo, l’Amazzonia, che ospita metà della biodiversità del pianeta, diventerebbe un’arida savana.
Il documentario del National Geographic Channel, in onda su Sky da domenica 3 febbraio 2008, si ispira al libro intitolato Six Degrees del britannico Mark Lynas, giornalista ed ambientalista, ed è stato presentato all’Auditorium di Roma, al Festival della Scienza.
In ogni caso è impossibile prevedere il futuro. Comunque, ricerche scientifiche e complessi modelli climatici permettono di descrivere quello che potrebbe accadere se continuasse l’attuale stato di emissioni di gas serra.
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Dopo nove anni al potere in Australia i conservatori hanno perso le elezioni. Dal laburisti ci si attendono cambiamenti soprattutto su clima e diritti.
CO2 nell’atmosfera, temperatura media globale, acidificazione degli oceani e innalzamento dei mari. Il clima della Terra è sempre più in pericolo.
Uno studio governativo ha spiegato che la stragrande maggioranza della Grande barriera corallina è colpita dal fenomeno dello sbiancamento.
Secondo un nuovo rapporto dell’Organizzazione meteorologica mondiale e del Met Office ci stiamo avvicinando sempre più alla soglia degli 1,5 gradi.
La California sta attraversando un’ondata di siccità estrema. Per questo, le autorità hanno ordinato ai residenti di dimezzare l’acqua usata per irrigare.
Era un attivista per il clima e si chiamava Wynn Bruce. Si è dato fuoco per protesta a Washington.
Le due nazioni stanno fronteggiando un’ondata di caldo eccezionale. Si attendono anche “tempeste di polvere bollente”.
Le inondazioni in Sudafrica hanno provocato centinaia di morti e almeno 354 milioni di euro di danni. E il bilancio potrebbe aggravarsi ulteriormente.
Dopo una storia millenaria, le vestigia della Mesopotamia (nell’odierno Iraq) potrebbero soccombere ai cambiamenti climatici.