Con il servizio Nipote in affitto, i nonni imparano dai giovani a usare computer e smartphone

Il servizio Nipote in affitto vuole ridurre il divario digitale nella popolazione anziana e favorire la collaborazione tra generazioni.

  • Le nuove tecnologie possono rivelarsi preziose nella vita quotidiana, ma molti anziani possiedono scarse competenze tecniche.
  • La startup Senex offre un servizio di formazione e supporto digitale per over 50.
  • Personale giovane e qualificato affianca i “nonni” nel loro personale percorso di digitalizzazione, insegnando loro come muoversi fra Spid, password, programmi e app.
  • Il servizio Nipote in affitto può essere erogato in presenza o da remoto, quando si vuole e per quanto tempo si desidera.

Pagare i tributi locali, effettuare operazioni bancarie, mantenersi aggiornati sulle ultime notizie, restare in contatto con familiari e amici, ma anche guardare film e video o prenotare visite mediche: le nuove tecnologie sono strumenti preziosi. Molti ultracinquantenni, però, non ne sono consapevoli: secondo i dati Istat, infatti, fra le famiglie composte da soli anziani solo il 49,8 per cento dispone di un accesso a internet contro il 98,8 per cento di quelle in cui è presente almeno un minore. La ragione principale? La mancanza di capacità (59,9 per cento), seguita dalla convinzione che il web non sia utile e interessante (21,5 per cento). La startup Senex è nata proprio con l’obiettivo di aiutare le persone di una certa età a familiarizzare con computer e cellulari, così da poterne sfruttare al meglio le potenzialità. Ad accompagnare i nonni nel loro personale percorso di digitalizzazione può essere un Nipote in affitto.

collaborazione tra generazioni senex
Il modello di Senex si basa sulla collaborazione tra generazioni © Ilya Ginzburg/iStockphoto

Giovani qualificati insegnano agli over 50 a usare le nuove tecnologie

Stando a una ricerca condotta dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca, durante il lockdown i dispositivi elettronici si sono rivelati validi alleati per molti cittadini con più di 65 anni: c’è chi se ne è servito per tenere monitorato il proprio conto corrente bancario (37,8 per cento), chi per predisporre bonifici (28 per cento), chi per pagare multe, tasse e bolli (20,1 per cento). Ma a tanti sarebbe piaciuto saperli padroneggiare meglio. Per esempio, il 21 per cento degli intervistati avrebbe desiderato imparare a usare app di foto, il 19 per cento a impiegare i servizi online come l’home-banking e la pubblica amministrazione, l’11 per cento ad ascoltare musica e vedere video.

Fondata da Roberto Salamina, la startup Senex si pone la missione di ridurre il divario digitale nella popolazione senior. Alla base del servizio Nipote in affitto c’è la consapevolezza che il salto generazionale possa aiutare a colmare il divario di competenze: i giovani, ben alfabetizzati in tutto ciò che ha a che fare con la tecnologia, possono venire in aiuto di chi, pur avendo accumulato altre esperienze, non è nativo digitale e non ha dimestichezza con questo mondo. In che modo? Così come il nipote accompagna il nonno a una visita medica o gli porta la spesa al piano, i ragazzi ingaggiati da questa startup innovativa affiancano gli anziani alle prese con smartphone e computer e fanno anche loro compagnia. Ecco perché i candidati vengono selezionati prendendo in considerazione le loro conoscenze tecniche, ma anche doti come ascolto, empatia e comprensione.

Un Nipote in affitto, in presenza o da remoto

Recuperare una password, attivare lo Spid, scaricare una app, entrare nei siti della pubblica amministrazione, consultare il fascicolo sanitario elettronico: sono davvero numerose le attività che nonno e nipote in affitto possono condurre insieme. Un Nipote in affitto può insegnare a un anziano a districarsi in maniera agile e veloce fra le opportunità e le insidie della rete, rendendolo progressivamente sempre più autonomo nell’utilizzo di questi strumenti.

Il servizio può essere erogato in presenza (al momento è disponibile a Bari, Napoli, Torino, Milano, Monza, Bergamo, Palermo, Genova) oppure da remoto: l’utente può quindi scegliere se ricevere il giovane al suo domicilio, o nel luogo che preferisce, oppure se incontrarlo in videochiamata. Si può fissare un appuntamento telefonicamente oppure online, indicando il giorno e l’orario più comodi. Sono disponibili diversi pacchetti a pagamento, da una o più ore: ciascuno può individuare quello che meglio si adatta alle sue esigenze.

Senex è un ponte fra generazioni  

Senex ha un forte impatto sociale poiché aiuta i soggetti fragili a destreggiarsi in una società sempre più digitalizzata. Anche grazie all’esistenza di un sistema sociale, previdenziale e pensionistico sempre più articolato, oggi la vecchiaia non ha più una valenza negativa, al contrario: gli over 60 sono considerati preziosi  e le esperienze di vita delle risorse da valorizzare. La sfida principale di Senex è quella di supportare questo cambiamento epocale, facendo sì che tutti possano fruire di quei servizi alla persona che migliorano la qualità della vita. Anche i giovani possono trarne vantaggio, in termini di arricchimento personale e anche con un’opportunità di impiego compatibile con lo studio. Ecco perché Senex fa parte di LifeGate Way, l’ecosistema italiano che supporta e connette startup naturalmente sostenibili.

Cos’è e quanto vale la silver economy

L’Organizzazione mondiale della sanità stima che, entro il 2030, una persona su sei nel mondo avrà 60 anni o più. La percentuale di over 65 in Italia è già tra le più alte al mondo: nel 2047 arriverà al 34 per cento, cioè quasi 20 milioni di persone. Indubbiamente l’invecchiamento progressivo genera sfide importanti, come l’aumento dei costi dei sistemi sanitari e pensionistici, ma dall’altro lato crea anche diverse opportunità. Lo dimostra la continua crescita della silver economy, ossia il settore economico che si sviluppa attorno al soddisfacimento delle esigenze della terza età. Si pensi, per esempio, ai servizi per la salute (dall’assistenza alle residenze per anziani), ma anche al digitale, alla domotica, ai viaggi, al turismo, all’alimentazione, al settore immobiliare, ai servizi bancari e assicurativi. Dopotutto, i dati di Confindustria rivelano che questa fascia di cittadini si caratterizza per un consumo pro-capite medio annuo più elevato, un reddito medio più alto, una maggiore ricchezza reale pro-capite, una solidità finanziaria superiore.

Uno studio della Rome busines school ha calcolato che in Italia l’economia che ruota attorno al mondo senior ha un impatto diretto di almeno 43,4 miliardi di euro su quella generale. Del resto, a fronte di una spesa media mensile delle famiglie italiane di 2.571 euro, una coppia over 65 senza figli spende circa 2.674 euro. Secondo gli autori della ricerca, la silver economy contribuirà all’economia europea per ben 5.700 miliardi di euro già entro il 2025. L’invecchiamento, dunque, rappresenta un’enorme risorsa per tutte le generazioni.

 

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