Cosmesi naturale

Come orientarsi nelle Spa e alle terme: il percorso ideale

Prima volta in una Spa: che differenza c’è tra bagno turco e sauna? Quale va fatto per primo e quanto tempo è giusto restare in ogni ambiente?

La prima volta alle terme o in una Spa può disorientarci: che differenza c’è tra bagno turco e sauna? Quale va fatto per primo e quanto tempo è giusto restare in ogni ambiente? Ecco allora un utile vademecum per beneficiare al massimo di ogni locale e soprattutto per godersi in relax le ore trascorse nel centro benessere.

Il Bagno turco, o bagno di vapore, chiamato anche Hammam

Bagno turco o Bagno di vapore: chiamato in certe Spa anche Hammam (il cui nome deriva dalla parola araba “hamma” che significa “calore, scaldare”), nasce in Medio Oriente e consiste in una stanza di dimensioni medie o grandi, all’interno della quale la temperatura non è altissima, varia dai 40° ai 60°C e naturalmente aumenta procedendo dal pavimento verso il soffitto. Perciò è consigliabile stare sdraiati sulle panche, in modo da mantenere tutto il corpo alla stessa temperatura; chi ha problemi di circolazione, può appoggiare le piante dei piedi sulla parete dopo aver inclinato le gambe di circa 45 gradi. L’umidità è notevole, praticamente del 100 per cento, e questa condizione favorisce l’apertura dei pori per pulire successivamente la pelle in profondità. All’interno dell’ambiente non si suda, ma si può usare liberamente l’acqua, in genere c’è una piccola fontana o un getto di acqua fresca, che è utile anche per sciacquare la panca prima di sedersi.

Il bagno di vapore è la tappa iniziale del percorso Spa, perché prepara la pelle in modo ottimale ed è molto rilassante. Prima di entrare, indispensabile una doccia. A proposito del termine Spa: sta per Salus Per Aquam, cioè salute grazie all’acqua, ma è anche il nome di una piccola città belga nota per le sue acque terapeutiche.

Interno di hammam - Annalisa Betti - Ingimage
L’interno di un hammam – ©  Ingimage

L’Hammam classico

Gli Hammam che riproducono fedelmente il modello mediorientale hanno un tavolo ottagonale in marmo o in pietra, scaldato dall’interno, sul quale ci si può sdraiare. Se è previsto, su questo stesso tavolo avviene poi la pulizia profonda con il guanto in lino grezzo o tessuto simile (chiamato Kessa): un rituale che viene eseguito dal personale del centro e che si può accompagnare all’insaponatura con la speciale pasta a base di olio di oliva, oli essenziali e polvere di rhassoul, un’argilla marocchina usata per detergere corpo e capelli.

Dopo alcuni minuti all’interno del bagno turco, si passa direttamente alla sauna.

La sauna finlandese (o semplicemente sauna)

La sauna finlandese o, semplicemente, sauna:  è un ambiente asciutto, con scarsa umidità, mai sopra al 20 per cento. In genere è una stanza di medie dimensioni, interamente in legno, con panche a gradoni e una stufa al centro o in un angolo, contenente grosse pietre roventi. Qui, a differenza del bagno turco, si comincia a sudare dopo pochi minuti: le diverse altezze danno la possibilità di sudare con temperature fra 85°C e 100°C. L’umidità aumenta solo quando viene gettata acqua sulle pietre all’interno della stufa, e ciò causa un’abbondante traspirazione della pelle. All’acqua possono venire aggiunti oli essenziali ad effetto balsamico, ad esempio di pino o di eucalipto. Fate molta attenzione: anche se trovate nella sauna un secchio e il mestolino per versare l’acqua sulle pietre, lasciate fare questa operazione al personale.

Nella sauna si può stare solo per alcuni minuti, ma si possono fare diversi cicli uscendo, rinfrescandosi (magari con la cascata di ghiaccio) e tornando dentro. Chi soffre di pressione bassa deve fare molta attenzione ed eventualmente evitare questa tappa della Spa.

 

Interno di una sauna - Annalisa Betti - Ingimage
L’interno di una sauna – © Ingimage

 

Dopo queste prime due tappe, che solitamente sono sempre presenti in un complesso termale e che sono da affrontare in sequenza, il resto degli ambienti è da considerarsi “opzionale”. Ogni Spa è diversa e per questo lo è anche ogni percorso, che è quindi personalizzabile. Ecco gli ambienti più comuni.

La Biosauna

Si tratta di un ambiente soft e piacevole, con caratteristiche a metà strada tra bagno turco e sauna, con la temperatura che non supera i 50 °C, mentre l’umidità può arrivare al 65-70 per cento. La particolarità della biosauna è che riproduce le condizioni del bagno di fieno: il vapore è infatti generato da erbe aromatiche essiccate e inumidite prima di essere appoggiate sulla stufa. Questa tappa è particolarmente indicata per le vie respiratorie, o anche semplicemente per ottenere un effetto rilassante e detox, perché nella biosauna si può stare più a lungo rispetto alla sauna classica e al bagno turco.

Il percorso Kneipp

Il percorso Kneipp è indipendente da tutti gli altri ambienti e si può fare in qualsiasi momento, a volontà. Non solo non ha controindicazioni, ma anzi fa molto bene alla circolazione e riattiva l’organismo. Sfruttando vasche d’acqua a diverse temperature, si basa su semplici ma efficaci principi di idroterapia, uniti alla stimolazione della pianta del piede grazie al pavimento irregolare su cui si cammina. Il percorso prende il nome da Sebastian Kneipp, parroco tedesco vissuto nella seconda metà del 1800, malato di tubercolosi, che provò su se stesso un metodo di cura basato proprio sugli sbalzi termici fra acqua calda e fredda.

Il Bagno Romano e i suoi ambienti

Già gli antichi Romani conoscevano i benefici degli ambienti a diverse temperature e li chiamavano Calidarium, Tepidarium e Frigidarium, rispettivamente vasche di acqua calda, tiepida e fredda, nomi che tuttora sono usati nelle SPA che riproducono fedelmente le cosiddette Thermae romane. Il Calidarium è simile al bagno turco, il Tepidarium è un ambiente con una grande vasca (o piccola piscina) d’acqua tiepida, mentre il Frigidarium è una stanza raffreddata all’interno della quale spesso si trova una cascata di ghiaccio, per causare una reazione termica, sudare e tonificare pelle e organismo alla fine della permanenza nelle terme. Si fruiscono in questa sequenza.

La grotta di sale

Grotta di sale: ultimamente si sta diffondendo la stanza o grotta di sale, che sfrutta l’haloterapia (dal greco halos, sale) per lenire i disturbi all’apparato respiratorio. Ottima anche per i bambini, permette di beneficiare dell’aria di mare grazie alle pareti interamente ricoperte da sale (che può essere anche rosa) e al sale grosso che copre anche il pavimento. In genere si entra a piedi nudi o con i calzini. L’ambiente è tiepido e rilassante e… concilia il sonno.

L'interno tipico di una grotta di sale - Annalisa Betti - Ingimage
La luce rilassante di una grotta di sale – © Ingimage

Regole e consigli

Infine, qualche indicazione utile. Non usate cosmetici o oli prima di entrare nella Spa, a meno che non siano forniti direttamente dalla struttura. Se siete in compagnia e parlate tra di voi, fatelo a voce molto bassa. Siete in un luogo dove le persone desiderano rilassarsi, non al circolo ricreativo. Fate poi attenzione alle istruzioni per le ciabattine: in alcune Spa vanno lasciate fuori, in altre si possono tenere. In ogni caso, non mettetele mai sulle panche dove le altre persone si siedono o si sdraiano.

Un’ultima nota: nei Paesi dell’Est e nel Nord Europa, ma già in Alto Adige, alle terme c’è spesso l’usanza di stare senza costume da bagno. Nessuno vi obbliga a restare completamente nudi, si può sempre tenere addosso l’asciugamano o l’accappatoio; in ogni caso, in queste strutture nessuno ha curiosità o malizia e dopo pochi minuti sarà abbastanza facile adeguarsi a questa consuetudine e rilassarsi.

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