All’1:30 circa (ora locale) del 26 marzo, una nave mercantile ha urtato il ponte Francis Scott Key di Baltimora, facendolo crollare.
Spagna, torero ucciso dal toro durante la corrida
Il ventinovenne Victor Barrio è stato ferito a morte da un toro durante una corrida, è il primo incidente mortale dal 1985.
Un ragazzo di ventinove anni, Victor Barrio, è morto il 9 luglio durante una corrida nella città spagnola di Teruel, il toro che lo ha ucciso, un animale di quattro anni di nome Lorenzo, sarà ammazzato a sua volta. Viene da chiedersi che senso abbia tutto ciò, è così evidente che non c’è nulla di artistico o culturale in questa pratica violenta e anacronistica che è superfluo ricordarlo.
Primo torero ucciso dal 1985
Barrio è morto dopo essere stato colpito dal corno del toro all’altezza del petto, il colpo è arrivato ai polmoni e ha reciso l’aorta. Nonostante il rapido intervento dell’ambulanza l’uomo è morto appena giunto in ospedale. Barrio è il primo torero a morire nel corso di una corrida da oltre 30 anni, l’ultimo era stato José Cubero Sánchez, morto nel 1985, mentre Nel 1992 a Siviglia morirono i due banderilleros (coloro che in un determinato momento della corrida infilzano il toro con le banderillas, asticelle munite di punta a rampone, ideali per straziare i muscoli del bovino), Manolo Montoliu e Ramon Soto Vargas.
Attenzione, le immagini potrebbe urtare la tua sensibilità
https://www.youtube.com/watch?v=-o05Rz8H71o
Il toro non vince mai
La morte del torero è dunque un’eccezione, la regola è la morte del toro, sottoposto a torture raccapriccianti prima della “sfida”. Gli animali vengono infatti indeboliti con pratiche che avrebbero fatto impallidire un inquisitore medievale: purghe e droghe, colpi sui reni con sacchi di sabbia, limatura delle corna per amplificarne la sensibilità al dolore, trementina sulle zampe, vasellina negli occhi e sulle mucose del naso, spilli infilzati nei testicoli, lame infilzate nel corpo.
Non solo corrida, altro morto durante una “vaquilla”
L’8 luglio un altro giovane è morto in Spagna, incornato da un toro, un’altra morte figlia dell’insensata tauromachia ancora radicata nel Paese. Il 28enne durante la tradizionale “festa” taurina di Pedreguer, vicino Alicante, è stato colpito ad un polmone ed è deceduto all’ospedale di Denia. La manifestazione, chiamata “vaquilla”, consiste in una corsa per le vie cittadine con giovani tori nella quale è tradizione che i ragazzi dimostrino il loro coraggio sfidando gli animali. Sempre l’8 luglio a Pamplona, durante la famosa corsa dei tori, quattro persone sono rimaste ferite dagli animali, di cui due in modo grave.
Il tramonto della corrida
La corrida e le altre manifestazioni taurine sono in declino, la maggior parte degli spagnoli, quasi l’80 per cento, ne chiede l’abolizione. Questi “spettacoli” si reggono ormai esclusivamente sui turisti ma riescono ancora a generare un notevole giro di affari. La morte di un torero non rappresenta una vittoria per chi si oppone a questa pratica che infligge torture ad animali erbivori dall’indole gentile e mansueta, la vittoria sarà raggiunta quando neppure una persona si siederà in un’arena ad assistere ad una corrida.
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