Effetto Ta-Daan: artigianato fatto a mano, contemporaneo, cool e sostenibile

Chi ha detto che l’artigianato sia fuori moda? Ta-Daan gli dà una veste nuova e sostenibile, con la sua vetrina digitale per 60 artigiani in sette paesi.

  • Ta-Daan è un marketplace che seleziona e supporta giovani artigiani provenienti da diversi paesi.
  • L’artigianato è un modello produttivo sostenibile che riduce gli sprechi, incentiva il riuso e la riparazione e dà valore alle persone. Ta-Daan gli dà anche una veste cool e giovane
  • Nata come magazine digitale, Ta-Daan supporta i propri artigiani a livello di comunicazione, marketing e logistica, capitalizzando sulla community di crafts lover che ha creato in questi anni.

L’artigianato non è mai stato così cool. L’effetto wow di quando una cosa funziona, l’entusiasmo di presentare una propria creazione, la genialità delle piccole cose e il desiderio di sorprendere: tutto questo è Ta-Daan, una parola che non ha un significato preciso ma racchiude in sé un mondo. Un mondo giovane e creativo, tutt’altro che polveroso, desideroso di sperimentare e comunicare i valori della sostenibilità che si sposano perfettamente con l’artigianalità degli oggetti venduti sulla piattaforma online di questa startup milanese tutta al femminile.

Artigianato è sostenibilità

La mission di Ta-Daan è quella di promuovere artigiani e small business in un’ottica di sostenibilità. Il mestiere dell’artigiano infatti si inserisce all’interno del dibattito ambientale come una possibile risposta da parte del panorama produttivo al problema della produzione in serie che, spesso, sfocia nella sovrapproduzione con tutti i costi sociali e ambientali che ne conseguono. L’artigianato, infatti, sposa appieno il motto “buy less, choose well, make it last”: comprare meno, scegliere bene e far durare gli oggetti acquistati. Artigianato significa piccole produzioni, lavoro manuale, remunerazione dignitosa per il lavoratore, tempi adeguati alle necessità delle persone e produzione su ordinazione che permette di evitare lo spreco. Il mestiere dell’artigiano è intrinsecamente sostenibile anche perché valorizza il recupero dei materiali e la manutenzione degli oggetti puntando sulla qualità rispetto alla quantità.

ta-daan artigiani
Ta-Daan rende l’artigianato giovane e cool © Ta-Daan

L’e-commerce di Ta-Daan contiene anche un sustainability index che descrive i criteri di sostenibilità che ogni prodotto rispetta. Ad esempio, ci sono prodotti realizzati con gli scarti o senza plastica, prodotti upcycled, fatti con materiali biologici o tinture non tossiche. Questa attenzione verso le persone e l’ambiente, in piena armonia con i valori People, Planet, Profit, ha portato Ta-Daan a entrare nell’ecosistema di startup naturalmente sostenibili di LifeGate Way.

sustainability index Ta-daan artigiani
Il sustainability index dei prodotti in vendita online su Ta-Daan

Comunicazione prima di tutto

Ta-Daan non solo incarna i valori della sostenibilità, ma li comunica perché è in primis una digital media startup: nata infatti come magazine digitale nel 2018, si è affermata sui principali social network e ha costruito in questi anni il proprio vantaggio competitivo grazie a una community attiva, una solida rete di artigiani e un brand riconosciuto. Lo storytelling è intrinseco nella presentazione del prodotto venduto su Ta-Daan, già dal momento della creazione e della condivisione sui social o nel journal dedicato.

Oggi la startup sta capitalizzando e diversificando i suoi canali di revenue, che includono contenuti sponsorizzati intorno ai temi e ai valori del brand e le commissioni ottenute dalla vendita sul marketplace lanciato a dicembre 2021. Ta-Daan non è quindi solo un sito di e-commerce, una vetrina per chi vende online, bensì supporta i propri artigiani offrendo loro anche servizi di comunicazione, marketing e logistica.

Il team di Ta-Daan, composto originariamente dalle quattro founder, Roberta Ligossi, Valeria Zanirato, Costanza Tomba e Sara Pianori, è arrivato a contare oggi dieci ragazze. Molte di loro hanno una formazione legata al design, alla comunicazione e alla grafica, a rimarcare l’importanza che questi aspetti rivestono nel progetto.

Il  team, tutto al femminile, ha esperienza nel curare l’art direction e la relazione con gli artigiani anche a distanza: la selezione che svolge è molto attenta e riguarda sia i prodotti sia gli artigiani, che vengono seguiti in tutto il percorso, dalla creazione alla vendita, dalla comunicazione alla consegna del prodotto. “Siamo state sempre molto vicine ai nostri artigiani, lavoriamo insieme in modo molto stretto, cercando di intervenire nelle aree in cui loro sono meno forti”, racconta Valeria Zanirato, una delle founder.

Sara Pianori, Costanza Tomba, Roberta Ligossi, Valeria Zanirato
Le quattro founder di Ta-Daan: Sara Pianori, Costanza Tomba, Roberta Ligossi, Valeria Zanirato © Ta-Daan

La crescita di Ta-Daan e il suo futuro

Il mercato dell’artigianato è in forte crescita anche tra i millennial che sposano la cultura della sostenibilità e del consumo consapevole e che desiderano acquistare un prodotto fatto da un individuo, che mette in quell’oggetto particolare il proprio saper fare oltre alla propria creatività. L’artigianato si allontana in modo deciso dal consumismo e dall’insostenibile produzione in serie.

Tra le novità di Ta-Daan, il primo pop-up store che si è tenuto a Milano in collaborazione con Chité, startup di lingerie, un’occasione per dare più concretezza al progetto e portarlo dal mondo digitale a quello reale. Nel corso della settimana, lo store ha ospitato attività con gli artigiani e dimostrazioni dal vivo (showcrafting). In passato tali i attività erano state svolte online, perché gli artigiani registravano degli smart workshop che venivano condivisi sui social. Portare tutto offline però è una cosa diversa. L’obiettivo è quello di far rivivere ai visitatori l’esperienza di una vera e propria bottega e conoscere personalmente alcuni artigiani che presentano le loro creazioni in prima persona, raccontandone il dietro le quinte.

Il network di Ta-Daan oggi coinvolge cinquemila artigiani e oggi sullo shop si trova una selezione europea di 60 artigiani provenienti da sette paesi: Italia, Portogallo, Spagna, Francia, Belgio, Germania e Danimarca. Ma la startup si è già messa all’opera per ampliare la sua rete.

ta-daan artigiani pop-up store
Ta-Daan organizza anche show-crafting con gli artigiani © Ta-Daan

È proprio questa la chiave del successo per Ta-Daan: innovare, sconvolgere le regole classiche, allontanarsi dall’idea un po’ stantia di artigiano come il Geppetto di Pinocchio, offrire sul piano globale un lusso dai prezzi accessibile. Vestire un abito innovativo e inserirsi con determinazione nel mondo contemporaneo, adattandosi ai nuovi modelli di business, vuol dire guardare in faccia il futuro con coraggio, evolversi in qualcosa di nuovo, pur mantenendo un’anima tradizionale.

 

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