Autosufficienza e sostenibilità, l’utopia diventata realtà di Violette e Dieudonné

Autosufficienza e sostenibilità, l’utopia diventata realtà di Violette e Dieudonné

Nella periferia della capitale del Madagascar Antananarivo, Violette e Dieudonné, una coppia malgascia fuori dal comune, hanno concretizzato un sogno: creare un’impresa sociale solidale, innovativa e autarchica che dà lavoro, nutre e educa in modo sostenibile centinaia di persone. Donné Vy non è solo un’officina per la lavorazione del ferro riciclato, ma una vera e propria comunità autosufficiente.

Menakao, dal Madagascar il cioccolato sostenibile dell’isola rossa

Menakao, dal Madagascar il cioccolato sostenibile dell’isola rossa

Un workshop con quindici studenti del Master Design&Innovation nella capitale del Madagascar, Antananarivo, per innovare il packaging e l’identità visiva del marchio Menakao: un’immersione nel mondo del cioccolato, ma anche nella cultura e nella storia del paese. Alla ricerca degli elementi che costituiscono la sua identità visiva e che rappresentano i suoi valori sostenibili e esportabili. Design e

Repubblica Democratica del Congo, proteste per chiedere a Kabila di andarsene

Repubblica Democratica del Congo, proteste per chiedere a Kabila di andarsene

Appelli alla calma si sono susseguiti per tutta la giornata del 20 dicembre in Repubblica Democratica del Congo dove almeno 11 persone sono morte e diverse sono rimaste ferite in scontri tra polizia e manifestanti. La situazione nel paese africano è precipitata dopo che il presidente Joseph Kabila, il cui secondo e ultimo mandato è

Immigrazione: arrivi e partenze, ecco i flussi da e per l’Italia

Immigrazione: arrivi e partenze, ecco i flussi da e per l’Italia

Vengono per lo più dalla Romania, dal Marocco, dalla Cina e dal Bangladesh, ma sono in forte aumento anche gli ingressi dei cittadini dell’Africa subsahariana. Partono per la Gran Bretagna, per la Germania, per la Svizzera. Sono state queste le rotte principali delle migrazione da e per l’Italia, registrate dall’Istat durante tutto il 2015, con

Schiavitù, ieri e oggi. Una parola antica, un’omertà moderna

Schiavitù, ieri e oggi. Una parola antica, un’omertà moderna

Da 20 a 45 milioni di persone sono gli schiavi moderni, nel mondo. In catene bambini, donne, migranti, in tutti i continenti. Pare che il giro d’affari della schiavitù globale sia ancora miliardario, anche se le stime sono offuscate dall’omertà, dall’ignoranza, dalla povertà, dall’arretratezza dei sistemi giuridici, dalla pochezza dei mezzi di tracciabilità.