Marocco, verso la Cop 22 di Marrakech in un clima incandescente
Le proteste per la morte di un pescatore agitano le piazze del Marocco che si appresta ad ospitare la Cop 22, la conferenza sul clima delle Nazioni Unite.
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Il 4 novembre è una data storica per la lotta ai cambiamenti climatici: entra in vigore l’Accordo di Parigi. Ora tocca alla politica dare segnali importanti nella riduzione delle emissioni di CO2.
In Ghana un uomo, dopo un incidente che gli ha mostrato la precarietà degli ospedali, ha creato Volta, una società che realizza progetti di energia solare per cliniche, scuole e fattorie in tutto il Paese.
Nella periferia di Nairobi, in Kenya, le donne scelgono il karate per difendersi dalle aggressioni a sfondo sessuale. Anche a 85 anni.
C40 è una ong che da dieci anni unisce le più grandi città del mondo nella lotta al riscaldamento globale. Un network che ha come obiettivo far fronte comune, unire le forze per affrontare le conseguenze peggiori dei cambiamenti climatici. A farne parte sono oltre 80 metropoli, a volte vere e proprie megalopoli con un
La storia del Dr. Ambrosoli Memorial Hospital, l’ospedale di Kalongo fondato dal padre comboniano Giuseppe Ambrosoli. Oggi punto di riferimento sanitario per l’Uganda settentrionale.
Trascurato dalla diplomazia, teatro di crimini di guerra e manipolato dalle potenze regionali, la guerra in Yemen uccide nel silenzio globale.
Passo avanti storico nella lotta ai cambiamenti climatici: 197 governi hanno vietato l’uso dei gas idrofluorocarburi, particolarmente nocivi per l’ambiente.
Le api come alleate nella conservazione della biodiversità e nel mantenimento degli ecosistemi terrestri. Non solo, l’apicoltura come strumento di cooperazione e come miglioramento della sicurezza alimentare in tutta l’area mediterranea. È questo, riassunto in poche righe, il “Mediterranean CooBeeration: una rete per l’apicoltura, la biodiversità e la sicurezza alimentare”. Il progetto, iniziato
Nella valle del fiume Dades, in Marocco, la rosa centifolia costituisce da sempre una ricchezza importante per la popolazione, ma nel tempo il prezzo dei fiori freschi è diminuito e la vendita ha perso progressivamente slancio. Queste piante rischiavano quindi di andare perdute, finché Naïma Fdil, originaria di un piccolo villaggio in questa valle delle rose, ha avuto un’intuizione. Il progetto di valorizzazione della rosa