
Non c’è pace per la Siria. Bloccati gli aiuti umanitari delle Nazioni Unite
Veto di Russia e Cina al prolungamento del programma di aiuti umanitari per la provincia di Idleb, in Siria. Insorgono le organizzazioni non governative.
Veto di Russia e Cina al prolungamento del programma di aiuti umanitari per la provincia di Idleb, in Siria. Insorgono le organizzazioni non governative.
Nel 2050, 200 milioni di persone avranno bisogno di aiuto umanitario a causa dei disastri legati al clima. Lo dice l’Ifrc, la più grande organizzazione umanitaria al mondo.
A quattro anni dall’inizio del conflitto, lo Yemen attraversa una crisi profonda che, dietro le parole e le rare immagini che ci giungono, ha un impatto sulla vita quotidiana di uomini, donne e bambini, privati di tutto.
Quattro volontari di un’organizzazione umanitaria americana sono sotto processo per aver dato da bere ai migranti assetati nel deserto dell’Arizona.
Alcuni Paesi vengono dimenticati finché un dramma li riporta sulla bocca di tutti, solo per un momento. Come l’eruzione del vulcano Fuego in Guatemala. Ma il recupero richiederà anni e l’appoggio della comunità internazionale. L’editoriale di Azione contro la fame.
L’architetto giapponese Shigeru Ban, esperto in architettura umanitaria, lavorerà con l’ONU in un campo di rifugiati in Kenya per realizzare abitazioni ecologiche e a basso costo.
L’ong Azione contro la fame rende ascoltabile il suono della fame in Sahel attraverso un video che fa sentire cosa provano 5 milioni di bambini con l’arrivo della stagione più difficile dell’anno.
Era dal 1998, quando alluvioni causate dal fenomeno climatico di El Niño uccisero 400 persone, che non si verificava un evento del genere secondo il presidente peruviano Pedro Pablo Kuczynski. Le devastanti piogge e i conseguenti allagamenti degli ultimi mesi, con l’evento maggiore che si è scatenato a metà marzo, hanno colpito più di un milione di
La richiesta di fondi per i programmi umanitari delle Nazioni Unite non è mai stata così alta. Nel 2016, però, solo metà della somma è stata stanziata.
La Russia accetta la tregua di 48 ore a settimana proposta dall’Onu. Mentre gli aerei russi partono anche dall’Iran.