
Allevamenti intensivi in Italia, il nord detiene il primato
L’abbandono degli allevamenti intensivi è il cambiamento necessario per il benessere di animali e persone. Essere Animali continua a combattere per questa causa.
L’abbandono degli allevamenti intensivi è il cambiamento necessario per il benessere di animali e persone. Essere Animali continua a combattere per questa causa.
Quella degli animali allevati in gabbia è una vita di crudeltà e costrizioni. Eliminare le gabbie significa realizzare una transizione giusta per tutti.
L’allevamento biologico rispetta l’ambiente e il benessere animale e si propone come modello verso la transizione agroecologica. Ma per Federbio servono standard di produzione ancora più elevati.
Sono ancora troppi in Europa gli animali allevati in gabbia che subiscono crudeltà e maltrattamenti. Servono azioni concrete dalle istituzioni.
Jbs, la più grande azienda di carne al mondo, produce le emissioni di metano di Francia, Germania, Canada e Nuova Zelanda messe insieme.
Pur essendo la seconda fonte di PM2,5 in Italia, gli allevamenti intensivi continuano a essere finanziati con i soldi pubblici. Lo svela Greenpeace.
Dopo le inchieste di Animal Equality e altre organizzazioni, le denunce e le richieste dei cittadini è ora che l’Europa agisca per fermare gli abusi sugli animali durante il trasporto.
Grazie al lavoro delle organizzazioni contro le Bugie in etichetta, il decreto sul benessere animale nazionale passa, ma con importanti modifiche.
Animal Equality ha documentato la sistematica violazione delle norme da parte di tre macelli del Brasile, da cui l’Italia importa tonnellate di carne.
Uno studio condotto nei Paesi Bassi ha dimostrato per la prima volta la contaminazione da microplastiche nella carne bovina e suina, ma anche nel latte delle mucche.