Quali sono le banche che finanziano l’inquinamento

Quali sono le banche che finanziano l’inquinamento

Un anno fa 195 paesi si sono riuniti a Parigi, in Francia, per sottoscrivere un accordo con l’obiettivo di contenere i cambiamenti climatici al di sotto di 1,5 gradi centigradi rispetto ai livelli pre-industriali. Durante la Cop 21 l’invito ad assumersi questo impegno non è stato rivolto solo ai cittadini e ai governi ma anche al settore

Banche, bene le quote rosa ma attenti al cumulo

Banche, bene le quote rosa ma attenti al cumulo

Benino sul fronte degli amministratori indipendenti, bene sul rispetto delle quote rosa, ma c’è ancora strada da fare sul cumulo degli incarichi degli amministratori. A passare al setaccio il settore bancario nazionale e le regole di governo è Nedcommunity, l’associazione dei consiglieri indipendenti.   Per quanto riguarda gli indipendenti, la presenza nelle banche è al

Banche, 2013 anno nero della reputazione etica

Banche, 2013 anno nero della reputazione etica

Banche, il lupo perde il pelo ma non il vizio e il vizio non piace all’opinione pubblica. Secondo uno studio dell’Institute of Business Ethics, nel corso del 2013 il 37 per cento di tutte le polemiche inerenti temi etici ha riguardato il settore finanziario. I ricercatori hanno passato al setaccio 500 storie di cui si

Gli inglesi scelgono banche etiche e trasparenti

Gli inglesi scelgono banche etiche e trasparenti

La scelta di una banca passa anche attraverso l’etica. Almeno nel Regno Unito, come dimostra una recente ricerca  di Triodos Bank, banca olandese pioniera nel settore della sostenibilità. Ma si può scommettere che l’onda lunga di questo cambio epocale di orientamento dei clienti sta già lambendo il sistema bancario italiano.   Secondo lo studio, il

Le banche italiane preferiscono LinkedIn

Le banche italiane preferiscono LinkedIn

Banche italiane quasi promosse per la presenza sui social media. È quanto emerge dalla  mappatura della seconda edizione della ricerca firmata Social Minds che per tutto il mese di gennaio 2014 ha osservato l’attività di 47 istituti sui diversi canali social (tra cui Facebook, Twitter, LinkedIn, Youtube, Google Plus). Il social media maggiormente presidiato dalle