
Parigi, Copenaghen e tante altre: le città europee vogliono far tornare balneabili i propri fiumi con la rete Swimmable cities. E ci pensa anche Roma.
Banche italiane quasi promosse per la presenza sui social media. È quanto emerge dalla mappatura della seconda edizione della ricerca firmata Social Minds che per tutto il mese di gennaio 2014 ha osservato l’attività di 47 istituti sui diversi canali social (tra cui Facebook, Twitter, LinkedIn, Youtube, Google Plus). Il social media maggiormente presidiato dalle
Banche italiane quasi promosse per la presenza sui social media. È quanto emerge dalla mappatura della seconda edizione della ricerca firmata Social Minds che per tutto il mese di gennaio 2014 ha osservato l’attività di 47 istituti sui diversi canali social (tra cui Facebook, Twitter, LinkedIn, Youtube, Google Plus). Il social media maggiormente presidiato dalle banche italiane è LinkedIn, seguito da YouTube e Facebook. La fotografia generale è quella di un social banking a due velocità, con le grandi banche che aprono nuovi presidi e quelle locali che non sfruttano ancora le potenzialità dei social media. Analizzando i video pubblicati su YouTube, si nota che sono costituiti soprattutto da spot pubblicitari (81%), copertura di eventi (65%) e interviste a manager della banca (46%).
Youtube appare più un social media repository di materiale video invece di un ambiente di comunicazione e relazione con i clienti e gli utenti. Su Facebook, il 53% del campione di banche è presente con una fanpage. Di queste pagine il 76% è costituito da pagine istituzionali. I contenuti pubblicati dalle banche su questi ambienti risultano essere per il 48% dedicati a temi non prettamente bancari (ad esempio eventi, sponsorizzazioni o iniziative culturali e sportive). Insomma, banche che non parlano di banca.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Parigi, Copenaghen e tante altre: le città europee vogliono far tornare balneabili i propri fiumi con la rete Swimmable cities. E ci pensa anche Roma.
Il Tribunale superiore di Galizia ha obbligato le autorità statali e regionali a riparare i danni degli allevamenti intensivi della regione di A Limia.
Francesca Albanese è accusata dall’amministrazione Trump di condurre una campagna economica e politica contro Usa e Israele.
L’obiettivo è quello di colmare lacune regolatorie su tecnologie considerate strategiche per decarbonizzare l’industria, ma non mancano le criticità.
Nel luglio 1976 Seveso fu epicentro del peggior disastro ambientale mai avvenuto in Italia. Oggi un’autostrada fa riemergere ricordi e paure
Già 13 Regioni hanno emesso ordinanze anti-caldo basate sulla piattaforma Worklimate: “siesta” dalle 12.30 alle 16. E i musei diventano rifugi climatici.
A Vicenza il maxiprocesso per contaminazione da Pfas si è concluso con 140 anni di reclusione per 11 dirigenti dell’azienda Miteni, per disastro ambientale, avvelenamento delle acque e reati fallimentari. Una sentenza storica, dopo 4 anni di procedimento.
Il caldo non è uguale per tutti: servono soluzioni accessibili come i rifugi climatici. A Bologna ne sono stati attivati quindici in biblioteche, musei e spazi pubblici.
Riduzione delle emissioni in agricoltura, mobilità sostenibile, efficientamento degli edifici e sensibilizzazione i i pilastri. Ma ora servono i fatti.