
Una spedizione di ricercatori svedesi nel mar Baltico si è imbattuta in bolle di metano molto più in superficie del previsto. E potrebbero essercene altre.
L’istituto finanziario investirà un ingente capitale per finanziare progetti di energia rinnovabile, di bioedilizia e di risparmio energetico.
Citigroup, la più grande azienda di servizi finanziari del mondo, ha annunciato che nel corso del prossimo decennio investirà cento miliardi di dollari per ridurre gli effetti del cambiamento climatico.
Il denaro sarà utilizzato per finanziare progetti “verdi” e di crescita sostenibile. L’annuncio è stato dato da Michael Corbat, CEO della società, in occasione di un incontro tenutosi a New York tra gli stakeholder, i dipendenti e le organizzazioni partner.
“Citigroup devolverà il capitale nella realizzazione di progetti legati allo sfruttamento di energie rinnovabili, nella costruzione di edifici sostenibili accessibili a tutti e nella riduzione degli sprechi delle infrastrutture comunali”, ha dichiarato Valerie Smith, direttore della sostenibilità aziendale di Citigroup.
I soldi saranno inoltre impiegati da Citigroup per ridurre gli impatti ambientali delle proprie attività e dei propri fornitori. Non è la prima volta che la società statunitense si impegna per contrastare il riscaldamento globale. Già nel 2007 aveva fissato l’obiettivo di investire 50 miliardi di dollari in investimenti sostenibili entro il 2016, obiettivo che è stato raggiunto con tre anni di anticipo e che ora è raddoppiato.
Altre banche, come Bank of America e Wells Fargo, hanno già investito nella sostenibilità e nella mobilità sostenibile. Alcuni esperti del settore tuttavia si chiedono se i nuovi fondi per gli investimenti sostenibili saranno sufficienti a bilanciare i danni ambientali causati dagli investimenti delle banche nei combustibili fossili.
D’altronde le banche non sono note per fare beneficenza, se investono nella sostenibilità significa che conviene, non solo per il pianeta ma anche economicamente. “I nostri clienti sono esigenti e ci chiedono di concentrarci sulla soluzione dei grandi problemi sociali del mondo – ha spiegato Valerie Smith. – Inoltre grazie al precedente investimento di 50 miliardi abbiamo visto aumentare l’attività molto più di quanto ci aspettassimo”.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Una spedizione di ricercatori svedesi nel mar Baltico si è imbattuta in bolle di metano molto più in superficie del previsto. E potrebbero essercene altre.
In Russia si vuole autorizzare l’abbattimento di oltre 762 ettari di foresta. Le ruspe, oltre al turismo di massa, sono l’ennesima minaccia al fragile ecosistema del Bajkal, che contiene il venti per cento dell’acqua dolce non congelata di tutto il Pianeta.
Una mappa del Guardian mostra come l’inquinamento dell’aria in Europa sia diffusissimo. La Pianura Padana tra le aree peggiori in assoluto.
Nove giudici si sono espressi contro il marco temporal, la legge che avrebbe tolto il diritto dei popoli indigeni a vivere sulle loro terre.
Arriva anche in Italia una proposta di legge per il reato di ecocidio. Jojo Mehta, fondatrice di Stop ecocide International, spiega perché è essenziale.
Nonostante indicazioni contrastanti da parte degli studi, la Commissione europea non vuole applicare un principio di precauzione sul glifosato.
L’università Queen Margaret di Edimburgo ha annunciato la scoperta di una sostanza in grado di sostituire l’olio di palma.
L’ong African parks ha acquistato il più grande allevamento di rinoceronti bianchi del mondo e ha deciso di reintrodurli nel loro ambiente naturale.
Il Sinodo dei Vescovi che si terrà a ottobre compenserà le proprie emissioni di CO2 con il supporto del progetto Impatto Zero di LifeGate.