Birmania, il nuovo presidente ha liberato centinaia di prigionieri politici
Il nuovo governo democratico della Birmania ha liberato 200 prigionieri politici, iniziando il proprio mandato con un atto di giustizia e umanità.
Il nuovo governo democratico della Birmania ha liberato 200 prigionieri politici, iniziando il proprio mandato con un atto di giustizia e umanità.
In Birmania si è tenuta la cerimonia di investitura del nuovo presidente ed è stato affidato ad Aung San Suu Kyi il ruolo cruciale di ministro degli esteri. Probabilmente la Lady diventerà anche consigliere di stato.
Il nuovo presidente della Birmania è Htin Kyaw, amico di lunga data e uomo fidato di Aung San Suu Kyi. Il parlamento ha confermato la sua nomina il 15 marzo.
Il 21 novembre in Birmania una miniera di giada è franata provocando 113 morti. Nonostante ancora 100 persone siano state date per disperse, le operazioni di salvataggio sono terminate.
Il partito di Aung San Suu Kyi ha ottenuto una vittoria schiacciante. Le foto del quartier generale della Lega nazionale per la democrazia dopo l’annuncio dei risultati.
L’8 novembre si sono tenute le elezioni in Birmania. Il partito di Aung San Suu Kyi è in testa e il governo ha detto che accetterà i risultati, qualunque sia l’esito.
Le elezioni politiche in Birmania sono un grande passo verso la democrazia, tuttavia mostrano profonde ingiustizie: Aung San Suu Kyi non può diventare presidente e non tutti i cittadini possono votare.
La Birmania è uno dei maggiori centri a livello mondiale per la produzione di oppio e l’apertura economica del paese ha recentemente fomentato il business.
Migliaia di rohingya sono dispersi su barconi partiti dalle coste birmane. Un dramma poco raccontato dai mezzi d’informazione, molto simile alle notizie che provengono dal Mediterraneo.
In Myanmar, paese uscito da cinquant’anni di dittatura militare, le giovani donne lottano per trovare la propria voce, grazie anche all’ong Girl Determined.