
Il Myanmar imbavaglia la stampa. Condannato a 10 anni un giornalista giapponese
Toru Kubota era stato arrestato mentre filmava le proteste contro il regime militare. Il bavaglio contro i giornalisti in Myanmar è sempre più stringente.
Toru Kubota era stato arrestato mentre filmava le proteste contro il regime militare. Il bavaglio contro i giornalisti in Myanmar è sempre più stringente.
Quattro oppositori politici sono stati uccisi con l’accusa di terrorismo. Era dal 1988 che in Myanmar non si ricorreva alla pena di morte.
33 persone tra diplomatici, politici, attivisti e celebrità hanno perso la cittadinanza del Myanmar a causa della loro opposizione al governo militare.
Una donna rohingya, Hasina Begum, è stata deportata dall’India al Myanmar. E lo stesso rischiano centinaia di altri rifugiati della minoranza musulmana.
Una scuola per rifugiati rohingya del Bangladesh è stata chiusa dalle autorità locali. Che stanno restringendo sempre più i diritti della minoranza musulmana.
Negli Stati Uniti e nel Regno Unito, la minoranza rohingya ha fatto causa a Facebook per aver permesso la diffusione di post che incitavano alla violenza.
L’ex capo di governo del Myanmar, Aung San Suu Kyi, è stata ritenuta colpevole da un tribunale birmano di aver incitato alla ribellione.
È la terza amnistia in Myanmar dal colpo di stato dell’esercito di febbraio 2021. La comunità internazionale la giudica però una misura di facciata.
Aung San Suu Kyi deve rispondere di numerosi capi d’accusa, in diversi processi. Il primo di questi è partito il 14 giugno.
Le violenze dell’esercito nel Myanmar orientale hanno provocato lo sfollamento di circa 100mila persone, che hanno disperato bisogno di cibo e acqua.