Perché la miopia della politica sta alimentando gli incendi negli Stati Uniti
Da inizio anno gli incendi hanno provocato 35 morti e distrutto 2 milioni di ettari negli Stati Uniti. Solo ora il presidente Trump si reca sul posto.
Da inizio anno gli incendi hanno provocato 35 morti e distrutto 2 milioni di ettari negli Stati Uniti. Solo ora il presidente Trump si reca sul posto.
Un’ondata eccezionale di incendi sta colpendo gli Stati Uniti occidentali. Gli stati di Washington, Oregon, Colorado e California i più colpiti.
La mattina del 9 settembre le città di San Francisco, Oakland e Berkeley, in California, si sono svegliate in un’atmosfera apocalittica. Il cielo arancione, inghiottito da una fitta nebbia di fumo e cenere causata dagli incendi che, a centinaia di chilometri di distanza, da settimane stanno distruggendo migliaia e migliaia di ettari nel paese. Le
Incendi, deforestazione, coronavirus. 5 settembre, giorno dell’Amazzonia, scopriamo cosa minaccia il nostro polmone verde.
Il riscaldamento globale innesca quelle condizioni meteo che rendono gli incendi sempre più veloci, incontrollabili e distruttivi. Lo afferma uno studio di Sisef.
Nel 2020 gli incendi si apprestano a battere ogni record in termini di estensione, intensità e durata. E gran parte della responsabilità è dell’uomo.
L’incendo del Czu Lightning Complex, vicino alla Baia di San Francisco, dopo 15 giorni non è ancora stato domato. E per le grandi piogge si dovrà aspettare.
Ennesima estate di incendi in Sicilia, tutti dolosi. Il picco nello scorso weekend: fiamme ad Altofonte, nella riserva dello Zingaro e a Selinunte.
Innescati dai fulmini e favoriti da caldo record e venti forti, gli incendi in California non accennano a spegnersi. E possono peggiorare la pandemia.
La Valle della morte californiana, negli Stati Uniti, potrebbe aver raggiunto il picco di 54,4 gradi nella giornata di domenica 16 agosto.