Regno Unito, reintrodotto uno dei pesticidi neonicotinoidi vietati nell’Unione europea
Brexit è anche questo: il Regno Unito ha deciso di concedere agli agricoltori l’impiego, seppur temporaneo, di uno dei pesticidi più pericolosi per le api.
Brexit è anche questo: il Regno Unito ha deciso di concedere agli agricoltori l’impiego, seppur temporaneo, di uno dei pesticidi più pericolosi per le api.
Lo dice uno studio effettuato da un team di scienziati europei. E per valutare i rischi dei cocktail di pesticidi è appena stato lanciato un progetto globale.
“Non solo miele. Un mondo in pericolo” è il libro che racconta il viaggio del regista svizzero Markus Imhoof nel mondo delle api. Lo abbiamo intervistato.
È il parere espresso dalla Corte di giustizia europea su un caso riguardante la Francia, che aveva vietato alcuni neonicotinoidi.
Dai peperoncini indiani alle bacche di goji cinesi, dai frutti di melograno della Turchia alle olive provenienti dall’Egitto: la blacklist 2020 Coldiretti sui cibi contaminati.
La Monsanto è stata condannata in via definitiva per l’intossicazione di un agricoltore che nel 2004 inalò vapori dell’erbicida Lasso, oggi vietato.
La Francia fa marcia indietro e reintroduce in deroga i pesticidi neonicotinoidi, che minacciano la sopravvivenza delle api.
La pericolosità dei pesticidi neonicotinoidi per le api e gli altri insetti impollinatori è nota da tempo, tanto che nel 2018 l’Unione Europea ha approvato il divieto di utilizzo dei tre più nocivi, l’imidacloprid, il clothianidin e il thiamethoxam. Dall’Australia arriva ora un nuovo studio che dimostrerebbe come i neonicotinoidi possano colpire anche crostacei e
Una massiccia morìa di api ha colpito la bassa Lombardia. Ora si cerca di capire cosa possa essere accaduto.
Lo scorso marzo, in piena emergenza coronavirus, le vendite di biologico nella grande distribuzione sono aumentate del 19,6 per cento, nei discount del 23,7 per cento e nei piccoli supermercati di quartiere del 26,2 per cento. Sono i dati diffusi da Assobio in collaborazione con Nielsen, secondo i quali la crescita è stata ancora maggiore