Disneyland premiata per la lotta allo spreco alimentare
Il Disneyland Resort è stato insignito del Food Recovery Challenge Award dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente statunitense.
Il Disneyland Resort è stato insignito del Food Recovery Challenge Award dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente statunitense.
L’azienda di abbigliamento sportivo tedesco insieme a Parley for the Oceans ha presentato il primo paio di scarpe realizzato con i rifiuti oceanici.
Invece di finire in discarica, saranno divisi e trattati, per recuperare plastica e cellulosa. A Treviso il primo impianto. L’economia circolare diviene realtà.
Grazie all’accordo con Conai, all’esposizione universale si punta a ridurre al minimo la produzione di rifiuti.
Si tratta di catene in franchising o di piccole attività commerciali create da gruppi di amici. La spesa leggera, senza imballaggi piace anche in Italia.
Il comune di La Marsa, una città costiera della Tunisia non molto lontana dalla capitale e da dove emergono le vestigia dell’antica Cartagine, ha messo a punto una applicazione digitale per smartphone e tablet per la gestione sostenibile dei rifiuti solidi urbani. Il sito di Cartagine. Foto IngImage Attraverso Weclean, questo è il nome
Se è vero che entro il 2050 la Terra dovrà sostentare circa 9 miliardi di individui, in che modo possiamo preservare le risorse che possediamo per le generazioni future? Il rapporto The european environment – state and outlook 2015 (SOER 2015) rilasciato oggi dall’Agenzia europea per l’ambiente (EEA) si occupa proprio di rispondere a questa
Dal primo luglio 2015 il cibo da asporto della Grande Mela cambierà: sarà più buono, se non nel gusto, di certo nell’impatto che avrà sull’ambiente. Il sindaco di New York, Bill de Blasio, ha infatti da poco annunciato la decisione di bandire dalla città stoviglie e contenitori per cibi e bevande in polistirolo. Il
La plastica negli oceani è molta di più di quanto stimato finora: secondo Markus Eriksen, ricercatore del 5 Gyres Institute, organizzazione che si occupa proprio di monitorare e mappare i rifiuti plastici in mare, si tratterebbe di circa 270 mila tonnellate. Come è possibile? I milioni di rifiuti e detriti prodotti quotidianamente dalla popolazione
Se in tempo di crisi bisogna risparmiare e tagliare sulle spese inutili, evitare di ricevere multe servirebbe a tenere da parte i propri soldi per utilizzarli in maniera più costruttiva. Ecco perché la multa salata ricevuta dal nostro Paese, decisa dal tribunale di Lussemburgo, ha un sapore così amaro: la Corte di giustizia europea