
Alberi, piante rampicanti e specchi d’acqua. Negli stabilimenti del Gruppo Prada il verde avvolge l’architettura.
Si chiama Select Bio. È un tappo composto da un polimero derivante dalla canna da zucchero, rinnovabile e vegetale. Meno CO2, meno risorse, più riciclo, stessa qualità.
Continua la ricerca e lo sviluppo di nuovi materiali di origine vegetale, riciclabili e composti da risorse rinnovabili. L’ultimo in ordine di apparizione è il tappo Select Bio.
Una chiusura per bottiglie proposta dalla Nomacord, azienda specializzata nella realizzazione proprio di tappi, e composta da un biopolimero ricavato dalla canna da zucchero, lo “I’m green” della Braskem.
Il Brasile si conferma così uno dei maggiori produttori di polimeri rinnovabili derivati dall’etanolo da canna da zucchero. Si parla di più di 9 milioni di ettari, pari ad un’area estes atre volte la Lombardia, tutta coltivata a canna. Con la quale si possono produrre carburanti e plastiche per gli oggetti più disparati.
La bioplastica, secondo l’azienda carioca, è in grado di ridurre, per ogni tonnellata prodotta, più di 2 tonnellate di CO2 rispetto al polietilene tradizionale. “Braskem è un’organizzazione con una storia di produzione di materiali polimerici affidabili e sostenibili”, ha dichiarato Olav Aagaard, capo della ricerca di Nomacorc.
“Utilizzando il polietilene ‘verde’ a base di canna da zucchero, possiamo offrire ai nostri clienti una chiusura per vino carbon neutral che sarà non solo coerente e ottimale per i loro vini, ma che permette loro di utilizzare una soluzione più sostenibile”, afferma Aagaard.
Select Bio è particolarmente adatta per i vini biologici e biodinamici che minimizzano l’uso di solfiti per la conservazione del vino. Attraverso il processo di co-estrusione il tappo ha la capacità di controllare l’ingresso di ossigeno in bottiglia, riducendo la suscettibilità di un vino a deterioramento a causa di una cattiva gestione dei gas, migliorando l’invecchiamento in bottiglia.
“L’utilizzo di materiali d’origine vegetale fornisce anche ulteriori benefici alle già alte prestazioni delle chiusure Nomacorc in particolare a fine del ciclo di vita del prodotto, in termini di smaltimento, di riciclaggio e di incenerimento compreso”, conclude il direttore ricerca di Nomacorc.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Alberi, piante rampicanti e specchi d’acqua. Negli stabilimenti del Gruppo Prada il verde avvolge l’architettura.
Le soluzioni di smart home & building automation abilitano la transizione ecologica, come dimostra il Report di sostenibilità “Welcome to the Nice future”.
Naste Beauty è una linea di skincare il cui ingrediente è la pasta di mele, ottenuta recuperando gli scarti della lavorazione di succhi di frutta.
Grazie a Quotidiana, le edicole di Milano trovano una nuova vita come negozi di prossimità. Per riscoprire la vita di quartiere, con un occhio di riguardo per l’ambiente.
Chi ha detto che l’artigianato sia fuori moda? Ta-Daan gli dà una veste nuova e sostenibile, con la sua vetrina digitale per 60 artigiani in sette paesi.
Sex toys rispettosi dell’ambiente, del corpo e della persona: la sessualità è sostenibile e la sostenibilità è sexy, secondo Green Vibes.
Perché vincolarsi alla vita frenetica in città, ora che è possibile lavorare ovunque? Da questa domanda nasce il fenomeno di digital nomad e south working.
La sostenibilità è un punto chiave dell’attività di Silvia Stella Osella, giovane textile designer e nuova protagonista delle nostre Storie in movimento.
Alle Hawaii abbiamo incontrato Leonardo Fioravanti. Il giovane atleta italiano ci ha parlato di surf e dell’oro olimpico che presto vuole conquistare.