
A 2 anni dal crollo del ponte Morandi, il quartiere Certosa di Genova rinasce grazie alla street art
Si chiama On the wall il progetto di arte pubblica che ha invaso di colore i muri del quartiere vittima del disastro del 14 agosto 2018 a Genova.
Nasce una start up che farà parlare di sé chiese e musei. Contenuti audio saranno attivabili con il tocco delle mani. Una rivoluzione per i non vedenti.
Da una tesi di laurea per il master in architettura digitale a una start-up che cambierà il modo di “vedere” le opere d’arte. Si chiama Tooteko ed è stata selezionata per essere “accelerata” da Changemakers4Expo.
L’obiettivo di Tooteko è quello di rendere l’arte, in tutte le sue forme, capace di raccontarsi da sé, diventando pienamente accessibile anche ai non vedenti e agli ipovedenti, in sostanza a tutti. Chiese e monumenti, musei, gallerie, opere d’arte in generale (un bacino sterminato, siamo in Italia…), che si raccontano attraverso contenuti audio attivabili con il semplice tocco delle mani sul modello che li riproduce: l’arte come sensazione fisica, insomma. Con la possibilità di offrire una descrizione puntuale anche di quei dettagli che altrimenti sarebbero ben difficili, forse impossibili, da cogliere.
Tooteko ha già stretto partnership con il Mart-Museo di Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e con il Museo Archeologico nazionale di Venezia.
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