Banksy, probabilmente nato a Bristol, in Inghilterra, negli anni Settanta, ha mantenuto segreto il proprio nome e nascosto il proprio volto per tutta la sua carriera, malgrado i molti tentativi più o meno convincenti di svelarne l’identità. In un’intervista esclusiva rilasciata nel 2003 al quotidiano britannico Guardian, ha rivelato di aver iniziato a creare graffiti da adolescente per fuggire dai guai, tra cui il carcere in cui è finito per reati minori.

Quando si è trasferito a Londra, alla fine degli anni Novanta, ha cominciato ad acquisire sempre più notorietà, ma è nel 2005 che ha raggiunto la fama internazionale dipingendo, in segno di protesta, sul muro costruito in Cisgiordania per separare israeliani e palestinesi.

Molti accusano Banksy di denunciare il capitalismo, ma allo stesso tempo di aver fatto fortuna con l’arte. Il suo business si è ampliato talmente tanto che l’artista ha formato un gruppo di esperti chiamato Pest control in grado di autenticare i suoi lavori. Ma Banksy si giustifica sottolineando di aver anche dato in beneficienza migliaia di opere.

Inoltre, i suoi graffiti sono gratis per chiunque. E, tramite mostre aperte a tutti a prezzi stracciati o addirittura gratuite, stimola l’interesse del pubblico nei confronti dell’arte. Quello che crea va oltre il suo personaggio: questo pittore ha cambiato il panorama artistico per sempre, rendendolo più accessibile e sostenendo il dibattito pubblico. Che sia un venduto oppure un Robin Hood, poco importa.

Banksy apre un negozio a Londra

Banksy apre un negozio a Londra

Le porte resteranno chiuse, il negozio rimarrà solo per due settimane e tutto quello che c’è dentro sarà acquistabile online. Gross domestic product è già sulla bocca di tutti.

Banksy a Venezia contro le grandi navi

Banksy a Venezia contro le grandi navi

Banksy ha lasciato il segno anche a Venezia. In occasione della Biennale il noto street artist si è auto invitato lasciando due opere, come ha fatto sapere dal suo profilo Instagram. La prima opera comparsa il 13 maggio 2019 sul muro scrostato di un palazzo in Campo San Pantalon, sestiere di Santa Croce, rappresenta un

Goldie e il nuovo indizio sull’identità di Banksy

Goldie e il nuovo indizio sull’identità di Banksy

L’identità dello street artist e writer britannico Bansky è talmente avvolta nel mistero che ormai è diventata quasi leggenda: sempre ovunque e in nessun luogo, l’unica prova tangibile della sua esistenza sono le opere dallo stile inconfondibile e disseminate ormai in tutto il mondo, spesso in zone proibite. Negli ultimi giorni la questione è tornata

Se Banksy fosse Robert “3D” Del Naja dei Massive Attack

Se Banksy fosse Robert “3D” Del Naja dei Massive Attack

Banksy, il maggiore esponente della street art, non ha mai rivelato la propria identità. Ed è per questo motivo che la caccia al writer è diventata quasi un’ossessione a livello globale. Una nuova teoria sulla reale identità di Bansky arriva, ora, da una ricerca condotta da un giornalista investigativo britannico di nome Craig Williams che per