La Norvegia ha scelto di smantellare la produzione di pellicce, a partire da volpe e visone
La Norvegia, primo produttore europeo di pellicce, ha deciso di vietarne la produzione e di smantellare progressivamente tutti gli allevamenti.
La Norvegia, primo produttore europeo di pellicce, ha deciso di vietarne la produzione e di smantellare progressivamente tutti gli allevamenti.
A marzo è entrata in vigore una legge che vieta di cuocere vivi i crostacei e conservarli nel ghiaccio, offrendo così loro una morte più compassionevole.
Dopo Gucci, c’è una nuova entrata tra le aziende di moda che hanno abbandonato le pellicce: Michael Kors e il marchio recentemente acquistato Jimmy Choo cambiano pelle, diventando fur-free.
Animal Equality ha diffuso un video ripreso all’interno di un macello in cui era permessa la macellazione senza stordimento e chiede al parlamento che venga abolita qualunque forma di deroga allo stordimento.
Dalla seta non violenta alla pelle vegan passando per le pellicce eco. Per aiutare i consumatori a scegliere meglio i vestiti, anche quest’anno sono stati assegnati i Peta fashion awards 2017 alle realtà di moda più responsabili.
Il parlamento britannico, dopo la Brexit, ha deciso di eliminare l’80% delle norme sul benessere animale.
Anche Gucci entra a far parte dell’ormai lunga lista di marchi che hanno scelto la tutela dei diritti degli animali dicendo addio alle pellicce.
Nel saggio Vivere con gli animali, Jocelyne Porcher analizza la deriva dell’allevamento, sempre più industrializzato e inumano, chiedendosi se sia ancora possibile vivere con gli animali.
La crudele manifestazione tradizionale del toro infuocato, svoltasi nel paese spagnolo di Foios, è terminata con la morte dell’animale.
È in corso una raccolta di crowdfunding per sostenere le spese e terminare il documentario, nato per “dare voce agli animali che ogni giorno nascono e muoiono dentro le gabbie”.