
L’unico paese dell’Asia centrale con una volontà democratica sembra essere il Kirghizistan. Ma ora sta compiendo passi falsi sulla libertà di stampa, ossigeno per la democrazia.
Provenienti da 90 paesi, i fedeli musulmani si sono riuniti nel Regno Unito per rifiutare ogni forma di estremismo: “L’Isis non professa l’islam”.
Più di trentamila musulmani, provenienti dal mondo intero, si sono riuniti il 15 agosto a Oakland Farm, nell’Hampshire britannico. I fedeli, membri del movimento islamico Ahmadiyya, hanno dato vita ad un congresso di tre giorni. Con un solo obiettivo: rifiutare fermamente ogni forma di estremismo e di violenza.
“La sola cosa che i terroristi dell’Isis sono in grado di fare – ha dichiarato il leader religioso Mirza Masroor Ahmad, secondo quanto riportato dal Daily Mail – è tradire totalmente gli insegnamenti del Corano e del Profeta Maometto. Ciò che deve essere chiaro, è che queste persone non praticano l’islam. Hanno inventato una loro religione basata su odio e veleno”.
Parole che non rappresentano solamente una condanna assoluta per le azioni efferate dei combattenti dello Stato Islamico. Ma anche un modo per riaffermare la natura tollerante della grandissima maggioranza dei musulmani di tutto il mondo. In particolare, il movimento pacifista islamico Ahmadiyya conta 129 centri sparsi sul territorio britannico, inclusa la moschea Baitul Futuh, a Londra, la più grande dell’Europa occidentale. La congregazione fu fondata in India nel 1889, enfatizzando da subito i valori della pace ed opponendosi fermamente agli estremismi.
“Siamo qui, in trentamila, arrivati da 90 paesi, uniti da uno spirito di fraternità – gli ha fatto eco Rafiq Hayat, presidente della congregazione nel Regno Unito -. Siamo riconoscenti alla Gran Bretagna che ha permesso alla nostra comunità di prosperare e di contribuire alla vita di questa nazione da più di cento anni. Siamo fieri di essere dei musulmani britannici”.
“Molti di noi – ha aggiunto – hanno subito persecuzioni in altri paesi. E ora, insieme, riaffermiamo la volontà di seguire i veri insegnamenti dell’islam e di combattere ogni spinta verso l’intolleranza”. Purtroppo, però, all’evento soltanto pochi media hanno dato risalto nel Regno Unito. E quasi nessuno nel resto del mondo.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’unico paese dell’Asia centrale con una volontà democratica sembra essere il Kirghizistan. Ma ora sta compiendo passi falsi sulla libertà di stampa, ossigeno per la democrazia.
L’ultimo attacco, nel sud della Striscia di Gaza, ha causato oltre 50 morti e centinaia di feriti. Israele continua a usare la fame come arma contro i palestinesi.
Benché non si tratti di caldo record, il servizio meteorologico americano ha deciso di diramare un’allerta in Alaska: “Una presa di coscienza”.
Centinaia di aerei militari israeliani hanno bombardato siti militari e nucleari dell’Iran. Netanyahu ha detto che l’operazione sarà lunga e ora si attende la risposta dell’Iran.
Una serie di operazioni anti-immigrazione hanno causato proteste a Los Angeles. Donald Trump ha risposto con l’invio dell’esercito, alzando la tensione.
A bordo della Madleen, gestita dalla Freedom Flotilla Coalition, c’erano pacchi di aiuti umanitari e l’attivista Greta Thunberg. L’equipaggio è in stato di fermo in Israele.
La misura è stata annunciata il 4 giugno dal presidente Trump. Per l’Onu è un provvedimento discriminatorio e che suscita preoccupazioni.
La Sierra Leone è uno degli stati africani più esposti al rischio di carestie e calamità naturali. Anche a causa della deforestazione, fenomeno che l’Occidente sembra voler ignorare.
Dall’Unione europea al Regno Unito, passando per il Canada, crescono le misure diplomatiche contro Israele. Che però va avanti con il genocidio a Gaza.