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Il muro contestato e annunciato da Trump potrebbe essere realizzato con pannelli solari per abbassare i costi di realizzazione dell’opera. L’idea provocatoria del presidente degli Stati Uniti.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta valutando l’idea di realizzare il contestatissimo muro di per dividere fisicamente gli Stati Uniti e il Messico con pannelli solari. L’annuncio è stato dato durante un discorso nello stato dell’Iowa. L’energia generata dai pannelli solari dovrebbe servire ad abbassare i costi di realizzazione e manutenzione del muro. Trump, infatti, pensava di far pagare tutti i costi del muro voluto dagli Stati Uniti al Messico.
Thomas Gleason, manager della Gleason Partners di Las Vegas è mesi che sta lavorando al progetto di realizzare il muro con pannelli solari, ed è finalmente riuscito a presentare la sua idea a Trump, che l’ha fatta subito sua (“Pretty good imagination, right? Good? My idea”). Secondo Gleason, visto l’alto livello di irraggiamento solare dell’area dove si svilupperà il muro, il costo dei pannelli si ripagherebbe nel giro di 3 o 4 anni.
Diversa è l’idea di Gordon Johnson, un analista di New York, che in un articolo su Bloomberg ha fatto qualche calcolo sul muro solare di Trump:
Se il progetto venisse realizzato genererebbe 221 milioni di dollari l’anno di profitti che, senza considerare l’inflazione, significherebbe un ritorno degli investimenti in circa 125 anni, ma nessun pannello ha una vita utile di cento anni.
L’idea provocatoria di trasformare il tanto contestato muro in una centrale solare era già emersa mesi fa, subito dopo l’annuncio da parte di Trump di voler mantenere la sua promessa elettorale e innalzare le barricate con il Messico. Huffington Post ne aveva scritto un articolo, sottolineando il grande valore, non solo economico ma anche ambientale e sociale nel ricoprire il muro con pannelli fotovoltaici.
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