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Potrebbe essere una rivoluzione nel mondo del trasporto condiviso. Uber lavorerà al fianco della Nasa per portare i primi taxi volanti a Los Angeles dal 2020.
Dopo Dubai, anche Los Angeles avrà la sua flotta di taxi volanti. Ad annunciarlo è stata Uber che durante l’evento annuale Elevate summit ha annunciato di essere pronta per testare i primi trasporti di persone con taxi volanti elettrici a Los Angeles, già dal prossimo 2020. La società ha fatto sapere che entro tre anni il servizio sarà “disponibile per tutti”.
È un’immagine ricorrente di tutti le pellicole sci-fi, quelle delle auto volanti nelle grandi città del futuro. E pare che Uber voglia investire in tal senso: a ottobre 2016 la società aveva pubblicato un report dove immaginava il futuro del trasporto on demand in città come San Francisco, Los Angeles, Sidney per coprire distanze in 15 minuti, al posto delle consuete 2 ore nell’ora di punta.
I prototipi di taxi elettrici volanti sono almeno tre, di altrettanti costruttori: Embraer, Pipistrel Aircraft e Karem, mentre la stessa UberAir – la divisione dedicata – pare stia lavorando ad un prototipo capace di volare a circa 300 metri di altitudine ad una velocità di oltre 200 chilometri orari.
“Pensiamo che le città diventeranno verticali in termini di trasporti, e vogliamo far si che ciò diventi realtà”, ha detto a Cbs News l’amministratore delegato di Uber, Dara Khosrowshahi. L’obiettivo è arrivare ad abbattere i costi in poco tempo e rendere quindi acessibile il servizio ai più, proprio come accade con i servizi di trasporto offerti oggi dalla società.
L’annuncio è quasi contemporaneo e vedrà l’agenzia americana collaborare con Uber per lo sviluppo di una rete di condivisione del trasporto aereo urbano. La Nasa metterà a disposizione gli ultimi modelli e le simulazioni per la gestione del traffico aereo di piccoli veivoli in ambienti affollati con capacità di decollare e atterrare in verticale.
“La mobilità aerea urbana potrebbe rivoluzionare il modo in cui persone e merci si muovono nelle nostre città e cambiare radicalmente il nostro stile di vita proprio come hanno fatto gli smartphone”, ha dichiarato Jaiwon Shin, amministratore associato per la missione di ricerca aeronautica della Nasa. Forse tra una decina d’anni, per alcuni, sarà normale avviare l’app, prenotare il passaggio, salire sul tetto dell’edificio e partire verso la destinazione scelta.
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