Il settore dei trasporti, dato il suo elevato impatto ambientale, gioca un ruolo primario nella transizione ecologica. Non a caso, la necessità di promuovere il rapido sviluppo di “veicoli a emissioni ridotte o a emissioni zero” è citata anche nel documento finale della Cop28, la ventottesima conferenza sul clima delle Nazioni Unite che si è svolta questo mese a Dubai.
Il nuovo capitolo del progetto E-ducation 2.0 di Jaguar Land Rover Italia
La rivoluzione coinvolgerà sia il trasporto merci sia il trasporto passeggeri, a livello collettivo come a livello individuale. Anche i cittadini avranno quindi l’opportunità di dare il proprio contributo. Il progetto E-ducation 2.0 di Jaguar Land Rover Italia, in collaborazione con LifeGate, ha l’obiettivo di facilitare il compito di ognuno di noi. Quest’anno ha segnato il lancio di un nuovo capitolo, che si è aggiunto ai percorsi formativi dedicati agli studenti: un format inedito, indirizzato ai clienti e ai prospect dei veicoli elettrici ed elettrificati del marchio JLR.
Le città coinvolte nell’iniziativa di Jaguar Land Rover
“Jaguar Land Rover vuole avere, in questo momento storico, una missione: educare. Abbiamo educato e continueremo a educare i giovani nelle scuole. E abbiamo lanciato un progetto dedicato ai nostri clienti, ai prospect e alla rete di vendita. I guidatori di oggi devono capire che stiamo attraversando un momento di grande cambiamento che va compreso e affrontato senza pregiudizi”, ha dichiarato Lidia Dainelli, direttrice ESG strategies JLR.
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Sei le città coinvolte nell’iniziativa: Roma (5 ottobre), Milano (12 ottobre), Bologna (25 ottobre), Torino (7 novembre), Padova (9 novembre), Pompei (11 dicembre). In ogni tappa, i partecipanti hanno preso parte a quattro momenti: un’escape room digitale che ha permesso loro di testare la propria conoscenza delle tematiche relative alla mobilità elettrica, un test drive, un talk per approfondire quanto appreso e una cena per coronare l’esperienza con un menù sostenibile.
Il livello di conoscenza dell’elettrico in Italia
“Senza dubbio, il prossimo decennio sarà all’insegna della crescita della quota di mercato delle auto elettriche, ma questo dipenderà anche dai vantaggi fiscali e, soprattutto, dalla consapevolezza, dalla conoscenza del mondo dell’elettrico”, ha spiegato Giuseppe Campi, Product & EV manager JLR. Il 57 per cento degli italiani afferma di conoscere il concetto di mobilità sostenibile e di saperlo spiegare, come svela il nono Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile di LifeGate. Nonostante il 90 per cento affermi di essere disposto a spendere di più per inquinare meno, solo il 9 per cento guida già un’auto elettrica. Sarà forse colpa dei dubbi che ancora necessitano di essere risolti?
Il principio della neutralità tecnologica
A sfatare i miti più diffusi è stato Roberto Sposini, Chief mobility editor di LifeGate, con l’aiuto degli ospiti che hanno preso parte ai talk organizzati da Jaguar Land Rover, fra cui: Giuseppe Campi, Daniele Invernizzi (founder di eV-Now!), alcuni rappresentanti di Enel X Way e di ACI e, infine, i clienti di JLR che già posseggono un’auto elettrica.
“Dobbiamo prendere le innovazioni e le tecnologie che abbiamo a disposizione e che la transizione elettrica dell’auto ci offre, e calarle negli stili di vita delle persone. Dobbiamo chiedere alle persone dove vivono, che spostamenti fanno; solo così possiamo aiutarle a fare la scelta più consapevole per il proprio stile di vita”, ha commentato Sposini.
Auto elettriche: costi e inquinamento
Fra le preoccupazioni principali per gli automobilisti, ci sono sicuramente i costi dei veicoli a batteria e bisogna ammettere che, al momento, l’esborso di partenza per questo tipo di veicoli rimane più alto rispetto ai modelli a benzina e gasolio. Tuttavia, l’investimento iniziale verrà poi compensato da rifornimenti più economici e da spese di manutenzione ridotte. Viene poi da domandarsi se valga davvero la pena di investire in questa direzione: basti sapere che, prendendo in esame l’intero ciclo di vita, un’auto elettrica inquina tra il 66 e il 69 per cento in meno di un veicolo a benzina.
Autonomia e colonnine
È importante poi sapere che, già oggi, l’autonomia media di un’auto elettrica è sufficiente a coprire il 95 per cento degli spostamenti giornalieri. Le temperature invernali non hanno alcun impatto sul funzionamento del veicolo, anche se possono causare una lieve riduzione dell’autonomia. In quanto a colonnine, l’Italia si posiziona meglio di quanto si pensi: ogni cento auto elettriche circolanti si contano ben 21,5 punti di ricarica contro gli 11,5 della Francia, gli 8,9 del Regno Unito e gli 8,2 della Germania. Entro il 2025, grazie ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), saranno installati altri 21.255 punti di ricarica veloce e super veloce.
Smart city e innovazione
È opportuno ricordare, infine, come l’elettrificazione dell’automobile non sia l’unica via per limitare l’inquinamento nelle città. L’auto deve far parte di un ecosistema di servizi che siano fruibili da tutti gli abitanti, nel contesto di smart city sempre più digitalizzate che siano capaci di adattarsi ai cambiamenti climatici e mantenere livelli di qualità della vita elevati.
L’ultima tappa estiva si è conclusa con la vittoria di Pascal Wehrlein nel Drivers World Championship e quella di Jaguar TCS Racing nel Teams World Championship.
Riparte il progetto E-ducation 2.0, in una nuova veste. I protagonisti? Clienti e appassionati dei veicoli elettrici ed elettrificati Jaguar Land Rover.
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Nei primi due talk organizzati da Autopromotec si è parlato di come, dietro l’auto, si celi un mondo (perlopiù invisibile) di piccole e grandi realtà che investono in innovazione e sostenibilità.
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