
Dafne produce oggetti per il piacere sessuale naturali, vegani e made in Italy, con l’obiettivo di diffondere un’idea di sessualità pulita, libera e sicura.
Il settecentesco orto botanico dove si coltivano duemila specie di piante, occupa una piccola isola verde nel cuore del centro storico.
Chi custodisce questo luogo saprà raccontarvi quali preziosi tesori conservi la biblioteca – sorprendenti gli antichi erbari portatili – e iniziarvi ai segreti di rose e bonsai, piante officinali e idrofite, succulente e insettivore, piante alpine e conifere. Il roseto conta ben cinquanta varietà di rose, alcune molto antiche. Non manca una ricca collezione di violette, il fiore emblema della città. Con notevole passione e ottimi risultati, qui ci si dedica anche all’arte del bonsai. Inoltrandosi nell’arboreto si può ammirare la veneranda Gingko biloba di ben duecentotrenta anni. L’innesto femminile che a qualche anno dalla sua nascita fu fatto sul giovane maschio, non manca di dare i suoi frutti. Altro compleanno d’eccezione, il centoventottesimo, è quello festeggiato dall’Ulmus campestris, albero un tempo molto diffuso nelle campagne.
Appesi ai generosi rami di un Laurus cerasus spiccano invece i vasi delle orchidee, mentre più in là troneggia il Taxodium distichum, pianta originaria delle zone paludose degli Stati Uniti che per respirare utilizza radici aeree. Anche i semi della Pawlonia tomentosa e della Catalpa bignonioides hanno trovato qui un ambiente favorevole. Così il Diospyros virginiana, pianta capace di produrre per sua difesa un liquido insetticida o il Cyperus papyrus, il vero papiro del Nilo usato dagli egizi per fabbricare fogli per la scrittura. E che dire della mimosa sensitiva, pianta annuale che quando viene sfiorata arriccia pudica le foglie?
Nello stagno, alimentato da una sorgente naturale, crescono ninfee, giacinti e lattughe d’acqua. In estate inoltrata sboccia il fiore di loto. Le serre ospitano piante succulente e piante tropicali. Non mancano specie insettivore come le nepenthes, dai caratteristici ascidi, trappole per gli insetti a forma di ditale. Alle piante alpine sono invece adibiti speciali ambienti a clima controllato.
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