Il Senato di Montevideo ha votato una nuove legge che consente la “muerte digna” (ma non il suicidio assistito) anche entro pochi giorni dalla richiesta.
- Via libera del Senato dell’Uruguay alla legge che depenalizza l’eutanasia: ora sarà il governo a stabilire tempi e modalità.
- Potranno accedere alla “muerte digna” persone maggiorenni affette da malattie incurabili che provocano sofferenze fisiche o psicologiche insopportabili.
- Quello di Montevideo è il primo Parlamento dell’America Latina a intervenire sul tema: in Colombia ed Ecuador ci ha pensato la giustizia.
Il Senato dell’Uruguay ha approvato una legge che depenalizza l’eutanasia, rendendo il Paese il primo dell’America Latina a legalizzarla per via legislativa. La norma consente ai malati incurabili con sofferenze insopportabili di chiedere la morte assistita da personale sanitario. La normativa su quella che il Parlamento di Montevideo chiama la muerte digna autorizza l’intervento medico per porre fine alla vita di persone maggiorenni affette da malattie incurabili che provocano sofferenze fisiche o psicologiche insopportabili. Il testo tuttavia esclude il suicidio assistito e prevede procedure di consenso informato con richieste scritte e valutazioni mediche multiple prima dell’esecuzione dell’iniezione letale.
L’America Latina e il dibattito sull’eutanasia
Secondo il testo approvato, il paziente può ricevere l’iniezione letale entro pochi giorni dalla richiesta, con un iter dunque che consente il via libera in tempi molto rapidi dopo un doppio parere medico. Il provvedimento è passato grazie al sostegno dei senatori di sinistra del Frente Amplio e al voto favorevole di rappresentanti di altri partiti. Naturalmente non sono mancati un acceso dibattito in aula e reazioni contrastanti nella società uruguaiana: la Chiesa cattolica e alcuni gruppi conservatori hanno espresso forte opposizione, mentre attivisti per i diritti civili e parte della comunità medica hanno salutato la legge come un avanzamento del rispetto dell’autonomia individuale. Con questa legge l’Uruguay consolida la sua reputazione di paese progressista in America Latina, dopo anni in cui aveva già regolato temi come aborto, matrimonio egualitario e droghe leggere: la depenalizzazione legislativa dell’eutanasia segna una differenza rispetto a paesi come Colombia ed Ecuador, dove pratiche simili erano state riconosciute sì, ma in via giudiziaria e non attraverso il Parlamento.
L’approvazione apre ora la fase esecutiva: sarà il governo a definire infatti i regolamenti attuativi, le tutele cliniche e i protocolli per garantire che l’accesso rispetti i criteri sanitari e legali stabiliti dalla legge, mentre osservatori internazionali e nazionali seguiranno l’applicazione pratica della norma nei prossimi mesi.
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