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Saporita, croccante, succosa, terapeutica: l’uva matura in autunno per ricordarci l’abbondanza dell’estate e tutto il suo sole!
Frutto sano e completo, l’uva è anche molto gustosa. A
seconda della varietà, del territorio in cui è
cresciuta, del clima che ne ha accompagnato la maturazione, ha
sapori e composizioni differenti. La “Regina”, tra le più
antiche e diffuse, si distingue per polpa croccante e acini giallo
oro dolcissimi; l’uva “Italia”, invece, ha un delicato sapore di
moscato e grandi grappoli dorati; la “Palieri”, con i suoi acini
viola carico, è apprezzata dagli amanti dell’uva nera per la
sua polpa, eccezionalmente dolce e soda; non mancano le
varietà pregiate, l’uva “Apirene”, ad esempio: bianca
(Sugraone, Centennial e Sublime) o nera (Perlon e Pasiga), ha
sapore gradevolmente aromatico.
Tutte le qualità d’uva “fanno bene”! Il contenuto salino
e vitaminico del frutto di Bacco favorisce il lavoro del cuore e
dell’apparato digestivo, stimola l’appetito e tranquillizza il
sonno. E’ molto ricca di zuccheri, contiene vitamina A, C,
potassio, calcio, ferro, manganese. L’enocianina, la sostanza che
ne colora di nero la buccia, è un vero tonico per
l’organismo. Rinforza il sistema nervoso, è adatta ai
bambini in crescita, agli anziani, alle donne in allattamento, e
anche a chi voglia proteggere la bellezza di pelle e capelli.
Insomma una regina tra i frutti dell’autunno.
Dell’uva sono benefici e commestibili anche foglie e vinaccioli
(semi): le prime, si sbollentano e si utilizzano in cucina per
preparare involtini di riso, verdure, pesce. Proteggono dalle vene
varicose. I secondi, hanno proprietà anticolesterolo e per
questo andrebbero accuratamente masticati e mangiati con tutto
l’acino.
Curiosamente, l’uva ha una composizione molto simile a quella
del latte materno: paragonando succo d’uva e latte di donna
scopriamo che (per 100 g) il primo contiene 80 mg. d’acqua a fronte
degli 87 mg del secondo; 1,7 mg di proteine a fronte di 1,5; da 12
a 30 mg di zuccheri a fronte di 11; 1,3 mg di sali a fronte di 0,4.
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