Sì al tetto del prezzo di gas ed elettricità, lo ha detto la presidente von der Leyen

Un tetto al prezzo del gas, approvvigionamento comune e un nuovo indice di riferimento. Le proposte di Ursula von der Leyen per calmare il mercato del gas.

  • La presidente della Commissione europea ha parlato davanti al Parlamento europeo durante una plenaria.
  • Al centro dell’intervento il tema del gas.
  • Tra le proposte figura anche un tetto comune ai prezzi di gas ed elettricità, ma temporaneo.

“I prezzi elevati del gas fanno lievitare i prezzi dell’elettricità. Dobbiamo limitare questo impatto inflazionistico ovunque in Europa. Per questo motivo siamo pronti a discutere un tetto al prezzo del gas. Questo tetto sarebbe anche un primo passo verso una riforma strutturale del mercato dell’elettricità”. Con queste parole la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha proposto l’introduzione di un price cap, cioè di un tetto al prezzo di gas ed elettricità, davanti al Parlamento europeo riunito in sessione plenaria a Strasburgo.

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Eurodeputati applaudono al discorso pronunciato da Ursula von der Leyen © Alexis Haulot/European Union 2022

Per von der Leyen è necessario un nuovo indice del gas

“Abbiamo diminuito il nostro consumo di gas di circa il 10 per cento e le forniture di gas russo sono passate dal 41 per cento al 7,5”, ha aggiunto von der Leyen. “È un dato importante, ma possiamo fare ancora di più. Per questo è necessario considerare i prezzi del gas anche al di là del mercato dell’elettricità”.

La presidente fa riferimento a un nuovo indice di riferimento europeo, in grado di rispecchiare più realisticamente il prezzo del gas, senza dipendere dalle manipolazioni della Russia. “Il Ttf, il nostro principale parametro di riferimento per i prezzi” ha detto Von der Leyen “non è più rappresentativo del nostro mercato”, in quanto il mercato oggi comprende più gas naturale liquido (Gnl) rispetto al periodo precedente alla guerra in Ucraina.

Il price cap va bene, ma deve essere temporaneo

La presidente ha anche specificato che il tetto comune ai prezzi del gas deve essere una soluzione temporanea, così come temporaneo deve essere l’approvvigionamento di Gnl. In questa direzione va il proposito di investire più fondi comuni nel piano RePowerEu e “grazie ai quali ogni stato membro sarà in grado di accelerare gli investimenti nella decarbonizzazione dell’economia e nell’efficienza energetica degli edifici”, ha aggiunto Von der Leyen.

Altra proposta, quella di un sistema comune di approvvigionamento energetico, operativo dal prossimo marzo, cioè non appena terminato l’inverno: l’obiettivo è quello di creare un fronte europeo collaborativo, evitando che ciascun paese faccia per sé, misura che dovrebbe frenare le speculazioni sul prezzo del gas in futuro. In questo senso va l’appello di Ursula von der Leyen che ha richiamato i paesi membri a rimanere “uniti”.

Approvato l’ottavo pacchetto di sanzioni contro la Russia

Parallelamente alla plenaria in Parlamento dove è intervenuta Von der Leyen, nella stessa mattinata il Coreper, ovvero il comitato dei rappresentanti dei paesi membri, un organo del Consiglio europeo, ha approvato un nuovo pacchetto di sanzioni, l’ottavo contro la Russia, che include anche un price cap per il petrolio.

Dando seguito alle richieste della Commissione europea, nel nuovo pacchetto c’è anche il divieto di trasporto marittimo di petrolio russo verso paesi terzi, mentre sarà esteso il divieto di importazione di merci: prodotti siderurgici, pasta di legno, carta, macchinari e apparecchi, prodotti chimici, plastica, sigarette.

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