Un’analisi allarmante del Pesticide action network Europe ha rivelato la presenza di Tfa, derivato dei Pfas, in moltissimi alimenti.
Lo riporta Greenpeace International che scrive sul suo sito che l’azienda di sportswear ha deciso di eliminare le sostanze tossiche in tutti i suoi prodotti.
Un’altra vittoria per la campagna Detox. Lanciata da Greenpeace, l’iniziativa punta all’abolizione dell’utilizzo di sostanze tossiche nel mondo dell’abbigliamento e dei rispettivi accessori.
L’ultima in ordine cronologico ad aver accettato la sfida è Puma, colosso tedesco dell’abbigliamento sportivo, che ha annunciato di voler eliminare il 100 per cento dei pfc (perfluorocarburi). Inoltre l’azienda ha dichiarato che renderà pubblici l’80 per cento dei suoi fornitori entro la fine dell’anno.
Operazione trasparenza, la si potrebbe definire. Una decisione quasi obbligata, dopo che moltissimi consumatori hanno aderito alla campagna dell’associazione ambientalista lo scorso giugno.
I perfluorocarburi sono pericolosi per gli organi riproduttivi umani e sono in grado di inquinare falde acquifere, fiumi e mari. Oltre ad aver effetti anche sul clima.
Finora, riporta l’associazione, sono 20 i grandi marchi ad aver deciso di appoggiare la campagna Detox. E anche in Italia, la campagna ha avuto il suo successo: infatti Valentino FashionGroup, Miroglio, Berbrand, Tessitura Attilio Imperiali, Italdenim, Besani e Zip, si sono impegnate a eliminare dai loro prodotti tessili i componenti chimici pericolosi, oltre che a marchi internazionali come Benetton, Zara ed H&M.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Un’analisi allarmante del Pesticide action network Europe ha rivelato la presenza di Tfa, derivato dei Pfas, in moltissimi alimenti.
Moda e sostenibilità. Tutto quello che c’è da sapere sul nuovo modo di concepire l’industria dell’abbigliamento, dall’impatto socio-ambientale alle certificazioni.
La classifica di Greenpeace presenta i progressi dei marchi di moda che aderiscono alla campagna Detox. Scopriamo quali sono.
Il secondo produttore al mondo sigla una decisione storica. Ma gli allevamenti avranno tempo fino al 2034 per chiudere.
Piogge torrenziali hanno colpito numerose nazioni asiatiche, provocando inondazioni catastrofiche. Si cercano ancora centinaia di dispersi.
Un report di Greenpeace denuncia il modello politico-economico della Russia: un intreccio di estrattivismo, autoritarismo e guerra che distrugge l’ambiente, con pesanti ripercussioni sull’ecosistema globale.
Con l’ultima revisione del Pnrr, i fondi stanziati per le Cer passano da 2,2 miliardi a poco meno di 800 milioni: preoccupazione tra gli addetti ai lavori.
Ecomondo 2025 racconta una transizione ecologica che avanza tra innovazione, dati e confronti, mostrando come il cambiamento riguardi già la vita di tutti.
Grande novità nella Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne. Ma salta il voto sul consenso libero, senza il quale è violenza sessuale.