Nizza, lo Stato Islamico rivendica la strage del 14 luglio

Un camion ha investito mentre viaggiava a velocità sostenuta (forse 80 chilometri orari) un numero considerevole di persone che passeggiavano lungo la promenade des Anglais, il lungomare della città di Nizza, in Francia, dopo le 22:40 di giovedì 14 luglio. In quel momento migliaia di cittadini e turisti erano all’aperto per godersi lo spettacolo di fuochi d’artificio

Un camion ha investito mentre viaggiava a velocità sostenuta (forse 80 chilometri orari) un numero considerevole di persone che passeggiavano lungo la promenade des Anglais, il lungomare della città di Nizza, in Francia, dopo le 22:40 di giovedì 14 luglio. In quel momento migliaia di cittadini e turisti erano all’aperto per godersi lo spettacolo di fuochi d’artificio in occasione della festa nazionale della presa della Bastiglia.

L’autore dell’attacco

L’autista del camion è stato ucciso dalle forze dell’ordine dopo che questo avrebbe anche sparato sulle persone. Sono molti i testimoni che hanno udito i colpi d’arma da fuoco, avvalorando la tesi secondo cui l’attentatore non si sarebbe limitato a guidare a zigzag per due chilometri sul lungomare.

I documenti rinvenuti sul mezzo portano a immaginare che questa persona fosse Mohamed Lahouaiej Bouhlel, un francese di 31 anni che viveva a Nizza, di origine tunisina. I morti sarebbero almeno 84 secondo quanto dichiarato dalla polizia locale. Tra le vittime anche numerosi bambini.

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Nizza, 14 luglio 2016 © © REUTERS/Eric Gaillard

La rivendicazione dello Stato Islamico

Dopo due giorni, il 16 luglio lo Stato Islamico ha rivendicato la strage di Nizza: “L’autore è un nostro soldato, è la risposta dello Stato Islamico ai vostri raid”. Cinque persone sono state fermate per possibili legami con l’attentato. La rivendicazione dell’attentato è giunta attraverso Amaq, l’agenzia di stampa dell’Isis: “L’autore ha condotto questa operazione in risposta agli appelli a colpire la popolazione degli stati della coalizione che combatte lo Stato Islamico”.

Le parole del presidente François Hollande

Il presidente della Repubblica francese François Hollande – che nel pomeriggio aveva dichiarato la fine dello stato d’emergenza per il 26 luglio, entrato in vigore dopo le tragedie del 2015 (gli attentati di Charlie Hebdo e del Bataclan quando morirono 130 persone) – ha deciso di prorogarlo per altri tre mesi. Hollande aveva anche affermato nella notte che per questo episodio è “chiara la natura terroristica”.

Nel discorso che Hollande ha fatto nel pomeriggio di venerdì 15 luglio ha aggiunto che i feriti sono circa 50 e che tra le vittime ci sono parecchi bambini e stranieri. Inoltre ha affermato che la lotta contro il terrorismo sarà lunga perché il nemico continuerà ad attaccare. Infine ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale a partire da sabato 16 luglio.

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